Giovedì 1 giugno – Dimmi cosa mangi e ti dirò…chi eri per Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale a Lecce
Comunicato stampa
“DIMMI COSA MANGI E TI DIRÒ…CHI ERI. DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE” PER DOPOLAVORO CON L’ARCHEOLOGA – BIRRETTA CULTURALE: GIOVEDÌ 1 GIUGNO A LECCE IL QUINTO APPUNTAMENTO DELLA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO PROMOSSO DA 34° FUSO CON IL SOSTEGNO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA.
Giovedì 1 giugno (dalle 18:30 – ingresso libero su prenotazione – 3278773894 – 34fuso@gmail.com) nelle sale del Musa – Museo Storico Archeologicodell’Università del Salento a Lecce (ingresso Biblioteca Studium 2000 – Via di Valesio angolo Viale San Nicola) con “Dimmi cosa mangi e ti dirò…chi eri – Disturbi dell’alimentazione” prosegue la seconda edizione di Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale, promossa da 34° Fuso APS con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità“. Visite guidate, conversazioni su archeologia e parità di genere e birre artigianali a chilometro zero: il progetto nasce con l’intento di creare occasioni informali di divulgazione del patrimonio storico e archeologico riflettendo sul tema della parità di genere e del lavoro femminile. Alle 18:30 il quinto appuntamento si aprirà con una visita guidata del Musa a cura di Grazia Maria Signore, archeologa e responsabile tecnico scientifica del museo, una delle sette strutture del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università del Salento, inaugurato nel 2007 e allestito al piano terra del complesso “Studium 2000”. A seguire, degustando una “birretta” (contributo associativo 5 euro), prenderà il via la conversazione, moderata dalla giornalista e scrittrice Loredana De Vitis, tra la stessa Grazia Maria Signore e la biologa nutrizionista Maura Manno che opera secondo l’approccio cognitivo comportamentale ed è socia di AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso). I partecipanti riceveranno un kit per conoscere le collezioni archeologiche in modo non convenzionale, così da rendere i contenuti più accessibili e coinvolgenti.
In circa 500 mq, ripartiti in cinque sale, il percorso espositivo del Musa presenta le tappe fondamentali della crescita del settore storico-archeologico dell’Università del Salento (sala I). Questo sviluppo ha riguardato l’ampliamento dei campi di indagine e di intervento, l’introduzione di nuove metodologie di ricerca, l’incremento delle risorse (laboratori e attrezzature). L’impegno degli archeologi dell’Università del Salento è stato rivolto in particolar modo allo studio del territorio salentino. Nelle sale successive sono illustrati, per casi-campione rappresentativi e relativamente ad orizzonti tematico-cronologici, i risultati raggiunti in tanti decenni di ricerche: Preistoria e protostoria (sala II); I Messapi (sala III); Età romana, Tardoantico e Medioevo (sala IV). L’ultima sala presenta gli scavi, le ricognizioni e gli studi sui materiali, che sono stati eseguiti in diverse aree del bacino del Mediterraneo (in Italia ma anche in Turchia, Ucraina, Siria, Egitto, Sudan, Malta). L’allestimento, concepito secondo i più moderni criteri espositivi, si avvale dell’esposizione di oltre 300 reperti provenienti dalle attività di scavo nel territorio salentino, ma soprattutto di riproduzioni di contesti archeologici (plastici, calchi, modelli e ricostruzioni 2D e 3D) e dell’ampio ricorso alle ICT. Il Museo è infatti dotato di un Sistema Espositivo Multimediale per la consultazione di contenuti multimediali e da postazioni PC per la connessione al portale web del MUSA.
Nei sette appuntamenti, a partire dai reperti più emblematici delle collezioni museali si ragionerà sul fenomeno della disparità tra uomo e donna per orientare la comunità verso un pensiero nuovo e una nuova visione di futuro e, mettendo al centro dell’attenzione lo sguardo delle donne, per superare la cultura patriarcale ancora dominante. Il progetto Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale, finanziato da Consiglio regionale della Puglia, attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità per l’anno 2022”, nasce dalla collaborazione tra 34° Fuso APS e i musei coinvolti nelle attività. Dopo il Museo della Ceramica – Biblioteca Comunale di Cutrofiano (mercoledì 29 marzo), il Museo Civico “Emanuele Barba” di Gallipoli (mercoledì 12 aprile), il Palazzo Marchesale di Melpignano (mercoledì 10 maggio), il Museo Diffuso di Cavallino (mercoledì 24 maggio),
il Museo Storico-Archeologico di Lecce (giovedì 1 giugno), gli appuntamenti del Dopolavoro con l’archeologa saranno ospitati dal Museo della Preistoria di Nardò (giovedì 22 giugno) e, per concludere, dal Museo Archeologico Sigismondo Castromediano di Lecce, il più antico museo pubblico della Puglia che ripercorre la storia del Salento dalla preistoria fino al ‘900 (giovedì 29 giugno).
L’associazione di promozione sociale 34° Fuso riunisce professioniste della cultura, dell’economia e dell’innovazione. Questo mix di competenze trasversali ha permesso dal 2013 ad oggi di progettare e sperimentare innovative forme di valorizzazione del patrimonio culturale che cercano di rispondere alle esigenze di apprendimento e di fruizione di diversi pubblici, specialmente i più giovani. L’aps agisce affinché le strategie di valorizzazione implementate siano motore di innovazione sociale e di uno sviluppo sostenibile del territorio. In questi anni l’attività si è orientata su tre ambiti in particolare: la partecipazione culturale e lo sviluppo di pubblici; la progettazione e la gestione dei servizi museali; la formazione per gli operatori culturali.
Info e iscrizioni
3278773894 – 34fuso@gmail.comUfficio Stampa
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