Lavoro in agricoltura, le organizzazioni: “Modificare la legge 81/2008”
Lettera ufficiale congiunta di CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Confcooperative
Assunzioni più rapide, più tempestività per le visite mediche, nuove regole per DPI e pagamenti
Comunicato Stampa
FOGGIA – Occorre modificare la legge 81/2008. È quanto hanno fatto presente, con una lettera ufficiale congiunta indirizzata all’onorevole Giandonato La Salandra, le declinazioni provinciali di Capitanata delle organizzazioni agricole CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Confcooperative. “Nello specifico”, si spiega nella missiva, “è stata riscontrata la quasi impossibilità da parte degli imprenditori del comparto primario di effettuare l’assunzione di operai agricoli sostitutivi nello stesso giorno di invio della comunicazione. Questo nel caso in cui il lavoratore non si presenti in azienda, oppure per improvvise esigenze di pianificazione delle operazioni colturali. Le organizzazioni agricole hanno spiegato all’onorevole La Salandra che l’esigenza è dettata dalla tipologia di lavoro, che si svolge quasi esclusivamente all’aperto ed è fortemente condizionato dagli eventi climatici. Inoltre, durante le grandi campagne con i mezzi di trasporto prenotati, la mancanza di uno o più operai regolarmente assunti crea un deficit delle operazioni lavorative (raccolta e carico), creando disagio all’imprenditore che potrebbe incorrere in sanzioni con probabile perdita dell’acquirente. È venuta meno, inoltre, la possibilità riservata al datore di lavoro di inviare comunicazione via fax, così come permane per l’azienda la non copertura nel caso di ispezioni di prima mattina in attesa dell’apertura degli uffici (consulente del lavoro, organizzazione agricola) preposti all’inoltro della variazione/assunzione. Occorre, dunque, rivedere la norma, prevedendo una semplificazione della stessa e che l’assunzione, per cause motivate, possa anche essere effettuata lo stesso giorno in cui si invia la comunicazione.
LE VISITE MEDICHE. Un’altra difficoltà è rappresentata dalle visite mediche preassunzione del lavoratore. In questo caso, c’è la necessità di modificare l’attuale normativa e permettere che la visita medica preassunzione sia svolta dall’ASL, per il tramite di medici competenti dello SPESAL, oppure, in subordine, che la visita medica sia svolta dal medico curante come avveniva in passato, poiché il medico curante conosce già il quadro clinico del proprio paziente, istituendo il tesserino sanitario.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. L’impresa agricola per sua natura è un’attività ciclica, ovvero modifica e sostituisce costantemente sia il fabbisogno lavorativo sia la tipologia di mansione. A tali specificità si aggiungono altre quali improvvisa assenza dell’operaio agricolo e la necessità di assunzioni per alcuni giorni. In tali situazioni, i lavoratori portano via i dispositivi di protezione individuali ricevuti e questo determina un aggravio di costi per il datore di lavoro.
Considerata la specificità del settore, a forte mobilità e variazione di datori, al fine di garantire l’igiene personale a tutela esclusiva del lavoratore, si propone la modifica della norma attualmente in vigore, sancendo che dei DPI, essendo uno strumento personale di lavoro, dovranno farsi carico gli stessi lavoratori e non il datore.
PAGAMENTI IN CONTANTI. L’attuale normativa impone il divieto di effettuare pagamenti in contanti anche per brevi rapporti di lavoro e/o con importo minimo da erogare pari a 500 euro.
Si chiede di modificare l’attuale norma, ripristinando il pagamento in contanti fino a un importo massimo di 500 euro complessivi annui per dipendente. In particolare, il ripristino consentirebbe di sopperire alle pressanti richieste di quegli operai (soprattutto extra comunitari) che dopo pochi giorni di lavoro vogliono essere pagati senza aspettare la fine del mese e l’emissione della busta paga. La missiva e la nota stampa congiunta sono firmate da Angelo Miano, Filippo Schiavone, Michele Palermo e Carla Calabrese, rispettivamente presidenti provinciali di CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Confcooperative.