Halloween o Fucacoste? In Puglia la luce vince sulle tenebre
A Orsara, nel Foggiano, l’antichissima ricorrenza del 1° novembre tra fuochi e zucche antropomorfe
Le anime dei defunti tornano a casa guidate dalla luce delle fiamme e dai lumini delle zucche-lanterna
Condivisione di fuoco e cibo: non le tenebre, ma la luce; non paura ma rispetto per il mistero vita-morte
Differenze e punti di contatto con Halloween, ma qui niente streghe né demoni e dolcetto-scherzetto
Mercoledì il convegno con Ignazio Buttitta, il più grande studioso italiano di storia delle tradizioni popolari
Anche l’edizione 2024 è sostenuta dalla Regione Puglia che promuove l’evento sui social
Comunicato Stampa
ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Non le tenebre, ma la luce. Non la paura, ma la condivisione e il rispetto del mistero che lega la vita e la morte. Da molti secoli, ogni 1° novembre a Orsara di Puglia si celebra l’antichissima ricorrenza dei “Fucacoste e cocce priatorje” (in italiano “Falò e teste del purgatorio”). È un’usanza legata al culto dei morti, al legame tra i vivi e le anime dei defunti che, per una notte, guidati dalla luce dei fuochi e dai lumini all’interno delle zucche, tornano a visitare le persone e i luoghi a loro cari. In paese, case e strade sono addobbate con vere zucche intagliate per assumere sembianze umane. Al tramonto, ovunque vengono accesi grandi falò. La tradizione vuole che il fuoco sia condiviso, che attorno ad esso si riuniscano familiari e amici per consumare, insieme, cibi dal forte valore simbolico e rituale: in ogni casa di Orsara si prepara la muscitàglia (o grano cotto), una pietanza che mette insieme grano bollito, vino cotto, chicchi-semi di melagrana, gherigli di noce e pezzi di cioccolata. Si tratta di un piatto che, con nomi e piccole variazioni negli ingredienti, fa parte delle tradizioni di molte regioni dell’area mediterranea. L’usanza della muscitàglia risale a un antico rito contadino di origine greca. I chicchi di melagrana hanno significati legati ai miti greci. Il fuoco e molti altri elementi inducono a pensare che questa ricorrenza abbia origini precristiane. I Fucacoste hanno diversi punti di contatto con gli aspetti più originari e antichi di Halloween, ma la ricorrenza orsarese è celebrata con modalità e spirito differenti: niente streghe e demoni, nessun dolcetto-scherzetto, piuttosto una festa che ricongiunge per una notte, in un sentimento di amore e rispetto, il mondo dei vivi a quello ultraterreno. Anche l’edizione 2024 è sostenuta dalla Regione Puglia che sta promuovendo l’evento sui suoi canali social.
IL 30 OTTOBRE CONVEGNO CON BUTTITTA. Mercoledì 30 ottobre, alle ore 18, in aula consiliare si terrà il convegno su “Le feste di origine agraria come patrimonio culturale”. Interverranno l’antropologo Ignazio Buttitta, docente dell’Università di Palermo, il più grande studioso italiano di storia delle tradizioni popolari; lo scrittore e libraio Francesco Berlingieri; l’imprenditore agricolo Orlando Poppa.
IL 31 OTTOBRE LE ZUCCHE E IL GHOST TOUR. Giovedì 31 ottobre, a Orsara, sarà di scena una vera e propria ‘anteprima’ dei Fucacoste con i laboratori per imparare a intagliare le zucche, un affascinante Ghost Tour notturno (prenotazioni al 353.3998020) e, dal mattino e nel pomeriggio, le visite guidate nell’ambito della Giornata Nazionale del Trekking Urbano (prenotazioni al 353.3998020). I laboratori delle zucche saranno aperti dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 (prenotazioni al 347.235 5349).
IL 1° NOVEMBRE. Venerdì 1° novembre ci saranno attività dal mattino fino a notte fonda. I laboratori delle zucche (prenotazioni al 347.235 5349) e le visite guidate cominceranno rispettivamente alle 9.30 e alle 10. Alle 11.45 sarà aperta “La via delle zucche” per ammirare le creazioni antropomorfe che decoreranno il paese. Gli spettacoli cominceranno già dalle ore 13. Alle ore 19, in ogni angolo del borgo saranno accesi i falò. Dalle ore 20, prenderanno il via gli spettacoli musicali itineranti. Alle 23.30 la processione della Confraternita Santa Maria delle Grazie.