In distribuzione | Sinopia, primo album solista del batterista salentino Alberto Manco (Angapp Music). Giovedì 19 dicembre la presentazione ufficiale alle Officine Cantelmo di Lecce
Comunicato Stampa
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Un viaggio musicale che intreccia emozione e tecnica, ispirato al concetto del disegno preparatorio, lo “schizzo” che dà forma alle visioni dell’artista: da mercoledì 17 dicembre è in distribuzione “Sinopia”, primo album solista del batterista salentino Alberto Manco, pubblicato da Angapp Music. Grazie alle sonorità di un quintetto jazz (pianoforte, batteria, sax, contrabbasso/basso e chitarra), arricchito in alcuni brani dal clarinetto, Manco esplora temi che coniugano virtuosismo e profondità narrativa. Le nove tracce originali incarnano spontaneità creativa e collaborazione, grazie al prezioso contributo dei musicisti che affiancano il batterista: Luigi Grande (pianoforte), Mario Esposito (contrabbasso), Alessio Gaballo (basso), Davide Codazzo (basso e contrabbasso), Alberto Zacà e Alessandro Lunedì (chitarra), Giovanni Chirico e Marco Chiriatti (sax). Ciascuno apporta la propria sensibilità, arricchendo il sound in sette pezzi: “Misurarsi“, “C’era una volta“, “Ci vediamo dall’altra parte“, “Sinopia“, “Fulmine“, “Fiume dell’Ade” e “Louis Breguet“. Completano la tracklist “Viene giù“, composto con Luigi Grande, che propone un assolo al pianoforte ispirato al flusso incessante della pioggia, e “A ciel sereno“, dove Manco interpreta emozioni, contrasti e dinamiche, alternando momenti di intensità a passaggi più delicati e sfumati. «Attraverso la sinopia, l’artista stabilisce le basi su cui costruire il suo capolavoro. Ho sviluppato il mio lavoro seguendo la stessa filosofia», spiega Alberto Manco. «Come i grandi maestri, sono partito da uno schizzo, elaborando brani che riflettessero appieno la mia essenza. Anziché impugnare un carboncino, ho fatto vibrare le corde della musica. In studio, insieme ad amici e colleghi, ho trasformato queste idee iniziali in un risultato finale, lasciando a ciascuno la libertà di esprimere il proprio istinto creativo».
Alberto Manco, classe ’97, è laureato in Batteria e Percussioni. Ha collaborato con diversi progetti musicali come La Municipàl, Diego Rivera, Mistura Louca e Salento All Stars, con cui ha accompagnato ospiti come Suggs McPherson, cantante della storica band inglese Madness. Ha partecipato nel 2015 al programma Amici con la band Nevenera e ha suonato in due edizioni del Concerto del Primo Maggio a Roma. Successivamente è entrato nel programma Tonica su Rai 2, dove si è esibito con artisti del panorama italiano come Tananai, Ditonellapiaga, Guè, La Rappresentante di Lista, Giusy Ferreri, Fulminacci, Noemi e Gaia. Nel 2022 ha fatto parte dell’Orchestra Rai per lo spettacolo dedicato a Domenico Modugno, accompagnando ospiti come Malika Ayane, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Enrico Ruggeri e Sangiovanni. Attualmente è attivo con il progetto di musica elettronica Mundial, con oltre 60 date nei principali festival italiani e internazionali. Si è esibito in paesi come Giappone, Francia, Cipro, Albania e Spagna, spesso accanto a nomi di rilievo mondiale.
COMMENTO ALLE TRACCE
Misurarsi è un brano frenetico in tempo ternario semplice, che mette in luce l’abilità tecnica dei musicisti coinvolti. La composizione è costruita su un dialogo serrato tra batteria e basso, intrecciati in un ritmo incessante, mentre chitarra e pianoforte offrono un contrappunto più fluido e disteso. Una sezione in 4/4 all’interno del 3/4 aggiunge dinamismo e complessità. Il sax, con contrappunti e sincopi, assume un ruolo centrale: la sua voce lenta e pacata rappresenta il lato più intimo e spirituale dell’autore, creando un contrasto che culmina in un equilibrio armonioso.
C’era una volta è una ballad armoniosa che racconta una storia differente per ogni ascoltatore, diventando una sinopia per la mente, uno spazio immaginativo dove ognuno può dare forma alle proprie visioni.
Ci vediamo dall’altra parte è caratterizzata da un passaggio musicale in 7/8. Il pezzo si apre con un tono malinconico che gradualmente si trasforma in uno più luminoso. La conclusione è sottolineata da un assolo di batteria con una scala esatonale. La composizione narra un’esperienza di separazione temporanea seguita da una riunione che porta a una felicità rinnovata.
Sinopia, ispirato alla scoperta di un disegno preparatorio all’interno di una Basilica del XIV secolo, si sviluppa a partire da una semplice melodia al pianoforte. Attorno a questa, si costruisce l’intera composizione, per poi tornare alla sinopia iniziale, come un cerchio che si chiude, lasciando emergere l’essenza primitiva del brano.
In Viene giù, Luigi Grande (autore del brano con lo stesso Manco) incanta con un assolo al pianoforte che richiama l’effetto della pioggia che cade incessantemente dal cielo. La sua esecuzione è una creazione istantanea, un flusso d’ispirazione che alterna virtuosismo e profonda espressività. Ogni nota scivola come una goccia, generando un crescendo emotivo che cattura e coinvolge l’ascoltatore.
Fulmine è un brano in 9/4 medium fast, interamente basato su un gioco di arpeggi, in particolare in Gb minore. Dopo una fase iniziale, il pezzo entra in uno “stallo” dove i musicisti improvvisano liberamente, alternando ritmo e melodia in un flusso dinamico. Sincopi e cambi di tempo rendono la composizione imprevedibile e avvincente, trasformandola in un momento di grande impatto emotivo e virtuosistico.
A ciel sereno è un assolo di batteria che esplora emozioni, contrasti e dinamiche, alternando momenti di grande intensità a passaggi più delicati e sfumati. Dopo una tempesta improvvisa, emerge la calma serena, riflesso di una ritrovata tranquillità interiore. L’assolo sperimenta con suoni, timbri e ritmi, utilizzando tom, rullante, piatti e grancassa per creare una vasta gamma di colori musicali. Ogni colpo si trasforma in un elemento unico e irripetibile, regalando un viaggio sonoro sorprendente e coinvolgente.
Fiume dell’Ade è ispirato ai fiumi mitologici dell’Ade, il brano rappresenta il flusso di un corso d’acqua che inizia con una calma totale al pianoforte, per poi trasformarsi in un tumultuoso torrente di note ardenti e tempestose, e infine ritornare alla quiete iniziale. L’assolo di chitarra nel finale assume un ruolo centrale, evocando vividamente l’immagine di un fiume in piena.
Nella conclusiva Louis Breguet, affascinato dal concetto del tempo, Alberto Manco trae ispirazione da un orologio osservato durante una mostra a Roma. Una melodia nata in quel momento diventa il cuore del brano, ripetendosi costantemente, come il tempo che scorre ininterrotto. Il suono delle spazzole, delicatamente mosse in senso orario su un rullante, ricorda il ticchettio delle lancette, fino a un silenzio sospeso che precede il ritorno del tema finale.
Tracklist
1 • Misurarsi
2 • C’era una volta
3 • Ci vediamo dall’altra parte
4 • Sinopia
5 • Viene giù
6 • Fulmine
7 • A ciel sereno
8 • Fiume dell’Ade
9 • Louis Breguet
Tutti i brani sono di Alberto Manco
Viene giù è di Alberto Manco e Luigi Grande
Line up
Alberto Manco • batteria (1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9), clarinetto (1, 2, 3, 4), pianoforte (8)
Luigi Grande • pianoforte (1, 2, 3, 4, 5, 6, 9)
Mario Esposito • contrabbasso (1, 2, 4, 6)
Alessio Gaballo • basso (3)
Davide Codazzo • basso (8) e contrabbasso (9)
Alberto Zacà • chitarra (1, 2, 3, 4, 6, 9)
Alessandro Lunedì • chitarra (8)
Giovanni Chirico • sax (1, 2, 3, 4, 6, 9)
Marco Chiriatti • sax (8)
Mixato e masterizzato da Guglielmo Dimidri
presso Il Cantiere Lab di Cutrofiano (Le)
Info
www.angapp.it
www.facebook.com/alberto.manco.9
www.instagram.com/albert0_manc097