“LE TERRE DI MOSÈ”: INAUGURAZIONE DELLA SEDE DI FOGGIA DELLA FONDAZIONE MOSÈ LA CAVA.
Comunicato Stampa
Una casa-studio per incontrarsi e incontrare le opere dell’artista.
Venerdì 20 dicembre 2024 ore 19.30, Vico Teatro – Foggia.
Foggia, 18 dicembre 2024 – La Fondazione Mosè La Cava – nata a luglio 2022 per dare continuità al progetto e all’idea di arte dell’eclettico artista scomparso prematuramente il 13 aprile 2021 – trova casa a Foggia in Vico Teatro.
La sede della Fondazione, messa a disposizione dallo studio Grenzi, sarà inaugurata venerdì 20 dicembre alle ore 19.30 con l’evento “Le Terre di Mosè”, nome che racchiude diversi significati: richiama il titolo dell’opera raffigurata in locandina (“La terra promessa”), evoca i molteplici campi artistici esplorati da Mosè (design, restauro, scultura, incisione, scenografia, tecniche multimediali), allude alla ricerca che ogni artista persegue per trovare la propria terra, la propria meta.
«È un titolo che gioca un po’ su quello che era Mosè. Lui amava girare, viaggiare, conoscere… Lucera, Foggia, Venezia, Torino sono alcune delle città dove ha vissuto e lavorato. La sede di Foggia è la prima della Fondazione, che ambisce ad averne anche altre, e ricrea quella che era la casa-studio di Mosè, uno spazio abitativo e una galleria al tempo stesso», spiega il direttivo della Fondazione (composto da Marco La Cava, Paolo Lops, Gemma Pittari, Giuseppe Santoro, Paolo Grenzi e Gianni Finizio) che ha l’obiettivo di tutelare la memoria intellettuale e dare continuità al lavoro di Mosè La Cava.
Lo spazio ospiterà eventi e sarà un luogo in cui incontrarsi e incontrare le opere di Mosè, per far vivere la sua arte e farla conoscere anche alle nuove generazioni.
All’inaugurazione interverranno il presidente della Fondazione Paolo Lops e la professoressa e critica d’arte Francesca Di Gioia.
L’ingresso all’evento è libero.
La Fondazione Mosè La Cava
Nata a luglio 2022, la Fondazione ha l’obiettivo di mettere in campo quello che Mosè – artista, restauratore, designer che si è occupato anche di scultura, incisioni, scenografia e tecniche multimediali, fino alla costruzione di strumenti musicali medievali – aveva in mente di fare, dando così continuità al suo progetto, alla sua idea di arte.
Lavorare sulla memoria per proiettare l’immagine di Mosè nel futuro, per permettere a tutti, soprattutto ai più giovani, di scoprirlo o riscoprirlo. Per fare questo la Fondazione fa appello a tutti gli amici e i collezionisti che possiedono le sue opere, per censirle, autenticarle e catalogarle; allo stesso tempo metterà in campo laboratori rivolti a bambini e ragazzi in età scolare, per creare occasioni di promozione della cultura artistica e lavorare con le nuove leve, come Mosè amava fare.