PIERFRANCO BRUNI TORNA IN LIBRERIA CON LA SUA PRIMA PUBBLICAZIONE PER CELEBRARNE IL CINQUANTESIMO COMPLEANNO
Comunicato Stampa
Pierfranco Bruni torna in libreria con la sua prima pubblicazione a ben cinquant’anni di distanza e in occasione del compimento dei suoi settanta.
Il libro si intitola Ricordi di passi di segni sulla sabbia sulle onde… Fili di luna stelle di vento… Ritagli di tempo ed è la nuova edizione della sua prima raccolta poetica pubblicata proprio cinquant’anni fa da Pellegrini e che oggi torna alle stampe in una veste nuova e con un’appendice ricca di riscritture e sperimentazioni inedite che ridanno nuova vita ai versi giovanili di Bruni. In aggiunta anche la prima poesia del poeta risalente addirittura al 1966.
Ma perché ristampare la prima opera di uno scrittore in un mondo sempre più in fermento e in costante richiesta di novità di effimera durata?
Lo racconta l’editore Walter Pellegrini nella sua nota introduttiva:
«Era il 1975 quando Pierfranco Bruni entrava nella famiglia della nostra Casa Editrice. Portava con sé una cartellina con una ventina di fogli. Eravamo giovanissimi. Lasciò le sue pagine in lettura a mio padre. Erano poesie, versi, scritti tra i diciotto e i vent’anni. Mio padre pubblicò in una plaquette le poesie di Pierfranco. […] È importante che uno scrittore, dopo decenni, lasci coraggiosamente che si riproponga il suo primo testo dopo la pubblicazione di numerosi libri di poesia, narrativa e saggistica. Il pregio di Pierfranco è quello di non rinnegare mai o di non abiurare testi che sono datati. In questo caso sembrerebbe datato, ma non lo è assoluta mente.»
Un’ottima occasione, dunque, per celebrare questo anniversario e per permettere ai lettori più curiosi di recuperare il primo approccio alla scrittura di un autore prolifico e pluritradotto come Pierfranco Bruni.
Non mancheranno, per i lettori abituali dello scrittore calabrese, i temi ricorrenti della sua poetica come l’amore per le radici, la famiglia, l’amore sensuale, la nostalgia e il valore salvifico della memoria.
Un’interessante operazione editoriale e culturale di cui lo scrittore ha parlato così alla vigilia della pubblicazione:
«Fumo il mio solito sigaro. So che fa male. Molto. Seduto sulla mia antica poltrona sfoglio il tempo vissuto. L’ho vissuto intensamente. Intensamente senza mai cedere al ricatto degli anni… Eppure, gli anni pesano. Sono 50 anni dalla mia prima pubblicazione…
Non ho malinconie. Ma le malinconie invadono la scena. Ci sono macerie che diventano rovine. Crolli di anime che sembravano frontiere. Ci sono orizzonti spezzati dai confini di un tramonto sbattuto sulla linea immaginaria che solo i nostri occhi riescono a fissare.
Non credo più che la bellezza potrà salvarci. Gli amori hanno le distanze di un frammento disegnato oltre il mosaico.
Se Cristo resterà in Croce ci sarà mai la possibilità di toccare la Grazia con un sorriso?
Non cercate parole se la resurrezione non supererà i labirinti. Soltanto la paura potrà farci camminare un nuovo cammino. Gli uomini soli non hanno paura perché sono dei ribelli e i ribelli portano dentro il cuore la pazienza. Ma gli uomini non vogliono restare soli.»