Si chiama “Start”, il piano di marketing sociale, per far “partire” la città di San Severo. Una ripartenza che può contare su azioni concrete, come formulato da Iniziativa Democratica Puglia-San Severo
Le proposte del gruppo consiliare e dell’assessore per affrontare l’emergenza coronavirus e far ripartire le attività produttive e quelle del commercio.
«In queste settimane, più volte, abbiamo manifestato la nostra solidarietà, anche con i fatti, a tutti coloro che stanno avendo gravi disagi a causa dei pesanti contraccolpi dovuti all’emergenza pandemica – ha evidenziato il capogruppo, Francesco Sderlenga -. In queste settimane di quarantena, dopo consultazioni e confronti con tanti concittadini, abbiamo elaborato alcune idee che possono essere attuate dall’amministrazione comunale, senza intaccare il bilancio.
È iniziata la “Fase 2”, che avrà effetti importanti da un punto di vista sanitario oltre che economico e sociale, con la riapertura di quasi tutte le attività, comprese quelle produttive, che sono in forte sofferenza economica. Aprire tutti in sicurezza, evitando assembramenti, rispettando le linee guida del governo, resta la priorità per non vanificare i sacrifici fatti fino ad oggi.
Vogliamo ripartire puntando sull’indiscussa vocazione agricola di San Severo che, tra l’altro, può vantare anche una storia commerciale importante».
Ecco l’idea del programma “Start”, proposto da Iniziativa Democratica Puglia-San Severo:
«Intanto, sono già stati distribuiti i contributi economici e i pacchi viveri, dall’amministrazione comunale, anche grazie alla generosità della nostra comunità.
Abbiamo preparato delle proposte, ma siamo pronti a recepire le idee che ci verranno prospettate dai cittadini, in vista degli aiuti economici che arriveranno ai comuni, dal governo (circa tre miliardi di Euro) – ha continuato il candidato alla Regione, Francesco Sderlenga -. Questi aiuti serviranno proprio a compensare le minori entrate fiscali dei comuni stessi.
Vogliamo iniziare con la riduzione delle tasse: la Tosap (occupazione suolo pubblico) e la Tari (smaltimento rifiuti). Questi tributi, vengono pagati per l’anno solare, ma noi proponiamo che nel computo non si tenga conto dei mesi di chiusura obbligata dalla pandemia e dei mesi precedenti. Le risorse possono derivare dalle economie di bilancio e dai circa 2 milioni che arriveranno al nostro comune.
Vogliamo dare la possibilità a tutti di riaprire in sicurezza e aumentare gratuitamente l’occupazione del suolo pubblico, dov’è possibile, o creare delle macro aree pedonali in modo da permettere a bar, ristoranti e pizzerie di occupare più spazio con lo stesso numero di coperti, fermo restando le distanze di sicurezza. Ci sarebbe anche meno inquinamento in città.
Creare un fondo solidarietà per la ripartenza “Start”. Si fa riferimento a un fondo perduto per l’emergenza da mettere a disposizione delle attività (negozi, bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti, mercatali, ecc.). Infine, c’è anche l’argomento canone di locazione. È nostro intento – ha concluso Francesco Sderlenga – promuovere un accordo con i proprietari degli immobili (per le attività in affitto) per far spalmare, in più rate, gli affitti maturati nei tre mesi di chiusura e, dove possibile, almeno per i primi sei mesi, una riduzione degli stessi per un importo del 20% da versarsi poi ai proprietari ratealmente nel 2021.
San Severo 9 maggio 2020
Ufficio stampa Francesco Sderlenga