A Cagnano, Giacomo e Maria Assunta fanno 98 anni: da 80 sono nel sindacato
Lui ha fatto il pescatore per una vita, lei l’operaia fin da ragazza, lo SPI Cgil li ha premiati
Il dibattito: “In Capitanata, 16.145 percettori di reddito di cittadinanza rischiano di essere cancellati”
comunicato stampa 24 novembre 2022
CAGNANO VARANO – Lui si chiama Giacomo Coccia e ha fatto il pescatore per una vita. Oggi ha 98 anni. E’ iscritto alla CGIL da quando ne aveva 20. Lei si chiama Maria Assunta Santoro, ha lavorato a lungo come operaia, ed è stata iscritta, militante e dirigente sindacale e politica fin da quando era giovane. Per entrambi, lavoro e impegno sindacale sono stati una costante lungo l’intero arco della loro vita, anche nel giorno in cui (mercoledì 23 novembre 2022), sono stati premiati dal sindacato dei pensionati SPI Cgil durante l’assemblea congressuale che si è tenuta a Cagnano Varano. “Giacomo e Maria Assunta sono la nostra storia”, ha detto Alfonso Ciampolillo, segretario generale SPI Cgil Foggia. “Sono la storia della nostra gente, uomini e donne che hanno sempre lavorato e conoscono i valori e l’impegno necessario per difendere i diritti delle persone”.
A Cagnano Varano, la discussione e il confronto dell’assemblea congressuale si sono accesi soprattutto su tre questioni: sanità, qualità del lavoro e reddito di cittadinanza.
RDC, IN CAPITANATA A RISCHIO IN 16MILA. In provincia di Foggia, i percettori del Reddito di Cittadinanza sono 16.145. Prevalgono le donne, che rappresentano il 54% dell’intera platea di beneficiari. La maggior parte dei percettori rientra tra i cosiddetti “occupabili”, vale a dire tra coloro che rischiano di perdere il sussidio. “Il reddito di cittadinanza ha un impatto importante non solo per le famiglie più povere, ma anche per tutte quelle attività economiche che hanno beneficiato indirettamente di una maggiore disponibilità economica dei percettori che, grazie al loro assegno mensile, hanno potuto acquistare beni e servizi altrimenti fuori dalle loro possibilità”.
LA QUALITA’ DEL LAVORO. Secondo il sindacato, inoltre, il reddito di cittadinanza ha avuto un ruolo fondamentale, soprattutto al Sud ma non solo, di fare emergere le contraddizioni che caratterizzano un mercato del lavoro troppo spesso al ribasso, se non colpevolmente ‘a cavallo’ tra paghe da fame, estrema precarizzazione e vero e proprio sfruttamento. Ha contribuito a una maggiore consapevolezza delle storture che abbassano la qualità del lavoro, mortificano diritti, professionalità e legittime aspettative soprattutto per i giovani.
SANITA’. La montagna di promesse fatte in campagna elettorale dalla destra ha partorito il topolino di una manovra finanziaria che non affronta, nemmeno lontanamente, le emergenze legate a una pericolosa retrocessione del diritto vero alla salute. Questa l’accusa più ricorrente espressa dai relatori e dai tesserati intervenuti all’assemblea congressuale Spi Cgil. La cronica mancanza di medici, le liste d’attesa, i problemi dei punti di Pronto Soccorso, così come le lacune dell’assistenza e dei servizi di prevenzione e cura per gli anziani restano problemi non affrontati dal governo centrale.