#NONSOLOIL25NOVEMBRE: la ‘non-manifestazione’ per ricordare che di violenza di genere si muore tutto l’anno
Nel V municipio, domenica negozi aperti e vetrine allestite. Le associazioni: “No alle giornate celebrative fini a se stesse”
27 novembre, nel V municipio di Bari
#NONSOLOIL25NOVEMBRE questo il titolo dell’evento che si terrà domenica 27 novembre a partire dalle ore 10.30 nel territorio del V Municipio di Bari, organizzato dalle Associazioni “La Forza delle Donne” ed “Agorà – Movimento delle Idee” in collaborazione con numerose associazioni del territorio, per accendere i riflettori contro la violenza di genere non solo nell’occasione della sua Giornata nazionale, quella, appunto, del 25 novembre, ma durante tutto l’anno.
Domenica 27, le attività commerciali di S. Spirito e Palese- le cui vetrine saranno allestite con scarpette rosse – osserveranno un turno di apertura straordinaria e in quattro point saranno distribuiti dolciumi e biscotti di colore rosso. Una scelta in controtendenza, visto che la giornata contro la violenza si è celebrata venerdì 25. Gli organizzatori hanno spiegato il perché.
“Riteniamo fortemente che non si debba ricorrere a una manifestazione annuale per parlare di violenza maschile contro le donne; bisogna invece insistere quotidianamente sulle matrici della violenza. Il rischio è che il 25 novembre diventi un po’ come l’8 marzo, una festa commerciale, si liberano in cielo palloncini, si invitano due esperti a parlare e poi finisce tutto lì. Per questo motivo, nella consapevolezza e nella fermezza di questo pensiero condiviso da tutte, abbiamo deciso che il 25 novembre per noi sarà un giorno di silenzio, mentre tutti gli altri 364 giorni dell’ anno continueremo a parlarne con l’ obiettivo e la speranza che le cose possano cambiare”, dichiara Krizia Colaianni, presidente nazionale dell’Associazione La Forza delle Donne.
Il rischio, secondo gli organizzatori, è l’eccessiva strumentalizzazione della Giornata, una strumentalizzazione che non ci si può permettere, specie a fronte delle proporzioni sempre più vaste e devastanti che il fenomeno della violenza sta tristemente assumendo.
“Le associazioni che sono realmente presenti sul campo, unitamente alle Amministrazioni territoriali, si mobilitano nella piena consapevolezza di una situazione sempre più recrudescente e lo fanno con cultura istituzionale, riconoscendo la gravità di questo fenomeno e, soprattutto, cercando di coinvolgere tutta la collettività, poiché il tema della violenza di genere non è più solo circoscritto a talune aree geografiche o a taluni stati sociali – continua Colaianni – ma se il coinvolgimento va bene, è senz’altro sbagliato parlare dell’argomento, riflettere o scendere in campo solo nell’occasione di una data stabilita. Si deve comprendere che la violenza sulle donne non è l’occasione di una passerella ma un momento importante di riflessione in cui anche i nostri governanti – maggioranza e opposizione – dovrebbero ‘stringersi’ a difesa di principi superiori, non perdendo l’occasione di mostrarsi compatti su un tema così grave e importante. Come associazione fortemente impegnata sul territorio ci piacerebbe che da parte di tutti fosse sentito e colto l’invito a dimostrare che certi temi non sono temi di parte, né hanno colore politico”.
Giusto, quindi, per gli organizzatori, dare luogo ad azioni simboliche come dipingere le panchine di rosso o indossare le scarpe dello stesso colore, ma solo se a tali gesti coincide un messaggio concreto che si voglia trasmettere quotidianamente alle nuove generazioni come viene fatto da La Forza delle Donne, per esempio nelle scuole. Quello che la manifestazione #NONSOLOIL25NOVEMBRE vuole far comprendere è, in definitiva, che la giornata del 25 novembre non è che una tappa del lungo cammino che ancora bisogna fare.