Segnalazioni

Andrea Cattania, Amore per sempre, Guido Miano Editore, Milano 2024. Recensione di Marco Zelioli

Comunicato Stampa

La raccolta delle liriche di Andrea Cattania, ingegnere prestato (con successo) alla poesia, è un insieme di testi scelti da quindici sillogi (Inno alla vita, Il canto dei petali di pesco, Ricerca perenne, Alla ricerca del cosmo, Come l’ape ben sa, Lila è tornata, Verde come quest’ora tra le foglie, Il cammino del pensiero umano, Tra natura e tensione metafisica, La sinfonia del cosmo, Gocce di luce, I colori delle parole, Lunga sarà la notte, Dimmi perché il vento stasera e La traccia folgorante di un pensiero) delle oltre venti da lui pubblicate dal 2001 in qua. Il libro proposto da Guido Miano Editore è diviso in tre parti in riferimento alle tematiche “Amore per sempre”, “Le problematiche dell’essere”, “La contemplazione dell’universo e della natura”, con altrettante Prefazioni nel campo della Letteratura Comparata. In quella alla prima parte, Enzo Concardi propone un parallelo della poesia amorosa dell’Autore con quella dello statunitense Edward Estlin Cummings (1894-1962); quella della seconda parte, di Gabriella Veschi, lo accosta al francese Charles Baudelaire (1821-1867) per la “affascinante consonanza di immagini e motivi, unita ad un linguaggio dalla dirompente carica innovativa”; la terza, di Floriano Romboli, lo presenta come ‘vicino’ allo stile di un altro grande poeta francese, Paul Claudel (1868-1955). Tutto ciò è testimonianza del grande spessore dei versi del Cattania.

I versi a volte interrotti, spesso col pensiero che si conclude ‘a capo’, non seguono una metrica precisa: si alternano settenari ed endecasillabi, ma a volte le sillabe aumentano fino a quindici, talvolta si fermano a cinque o arrivano ad otto. Un ritmo spezzato che ben asseconda l’aritmia del pensiero del poeta.

Nella prima parte, soprattutto, dominata dalla presenza-assenza dell’amata Lila – amore che vive “sul filo dell’immaginario”, come recita il terz’ultimo verso della poesia Il filo immaginario, riportata nella seconda parte della raccolta, dominata da riflessioni ‘filosofiche’ sulla vita; e qui, preannunciando quale sarà il tema centrale della terza parte, l’Autore propone riflessioni sul cosmo, del quale dichiara di voler essere come un frammento “senza turbare la trama sottile/ che ci avvolge e disegna l’universo” (Il futuro non sarà nero).

Seconda parte ricca di domande sul destino dell’uomo, sull’Assoluto che si manifesta “per ricordarci chi siamo e perché”, sulla natura delle cose, sulla loro essenza e sulla bellezza dell’universo che sempre invita alla ricerca “di qualche spiegazione al grande Tutto” (ultimo verso di Viaggio nel mio io).

Nella terza parte, infine, la contemplazione dell’universo porta ad altre profonde riflessioni sulla natura, e sull’uomo in rapporto ad essa, fino al paragone (per nulla leopardiano nel ritmo, ma come quello di Leopardi universale nel tono) con L’infinito, e fino a spingersi ad esclamare, in un titolo: Vorrei conoscere i pensieri di Dio.

In questa raccolta il lettore trova molte domande e molti spunti per farsi altre domande sulla propria e l’altrui vicenda umana, ma non trova risposte – se non adombrate, forse un po’ suggerite dalle liriche scelte. Perché il Cattania affida alla poesia questo compito: “Come il medico deposita il miele/ sul bordo della tazza/ perché il bimbo malato non avverta/ il ripugnante sapore del farmaco,/ così il poeta addolcisce nei versi/ la dura realtà che trasfigura/ affidandola al canto delle Muse” (Il compito della poesia).

E così la lettura di questo Amore per sempre è una medicina per l’anima di chi legge.

Marco Zelioli

Andrea Cattania, Amore per sempre, prefazioni di Enzo Concardi, Floriano Romboli, Gabriella Veschi; Guido Miano Editore, Milano 2024, pp. 100, isbn 979-12-81351-46-2, mianoposta@gmail.com.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.