Angelo Frascaria, Le Indie di Quaggiù e la Musica dei Popoli, musica di pace
Angelo Frascaria, sannicandrese, è una particolare figura di artista, che fonde all’attività musicale quella di ricerca etnografica e di riproposizione delle tradizioni, funzione che lo ha portato a scoprire personalità artistiche rare: i cantori che si celano nei paesi e tra le righe di canzoni popolari che intessono la memoria e la cultura dal basso, divenendone testimoni, vere e proprie memorie viventi.
Laureato in Lettere moderne e in Filologia, Letterature e Storia, e insegnante di materie
letterarie presso la scuola secondaria di II grado, conferma un profondo legame con la propria terra e le sue espressioni, che affianca ed integra ad altre della cosiddetta cultura alta, in una continua ricerca di armonia ed intesa, come nelle diverse pubblicazioni musicali e letterarie, sulle pratiche musicali di tradizione orale e sul paesaggio sonoro di San Nicandro Garganico, interessandosi del “Canto sull’altalena”, fino a giungere al contempo all’espressività musicale tradizionale delle comunità migranti, in particolare a quella marocchina,
Un’arte vissuta, soprattutto in questo periodo, come antidoto ad ogni forma di violenza e sopraffazione, e che mai vorrebbe vicende belliche protagoniste, per di più ricordando come la musica popolare sia capace di riunire i popoli lontani, che la sentono (pur riconoscendone le peculiarità) figlia di un’unica grande madre: la cultura popolare e l’uomo in ogni terra e luogo, e così vivendola in comunione, fondendo suoni, danze ed usanze in un unico e festoso sentire.
Cultura popolare che si fa memoria in questi giorni più che mai e che risale ai racconti dei nonni, di quella generazione che ha partecipato al secondo conflitto mondiale. Storie struggenti e incredibili agli occhi dei più giovani, che oggi rivivono nelle tristi cronache internazionali.
Un’attività, quella di Frascaria, che non si ferma quindi alla musica, ma che fa proprio il mondo popolare in ogni suo aspetto, rappresentandolo nelle canzoni e nei volumi pubblicati come Ti lascio da cantare. Aspetti antropologici del canto all’altalena a San Nicandro Garganico, titolo della sua tesi di laurea (relatore Prof.ssa Patrizia Resta, a.a. 2010/2011), una prima esposizione dei risultati delle ricerche condotte, successivamente ripresa e ampliata nel volume Essere stati Quaggiù. Il canto all’altalena nel paesaggio sonoro di San Nicandro Garganico (Edizioni del Rosone, Foggia, 2018, con 2 CD allegati e con prefazione di Giovanni Rinaldi e Annotazioni musicologiche di Walter Brunetto). Da ricordare la collaborazione con la rivista scientifico-divulgativa della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, “Il Folklore d’Italia”, con articoli sulle tradizioni popolari del suo paese (nri di marzo-aprile e maggio-giugno 2019).
In attesa di registrare e pubblicare una nuova raccolta di canti ricercati, nell’ottica della riproposta e rielaborazione, lontani dagli stereotipi folcloristici ma ricchi di contaminazioni, grazie al fondamentale intervento di memorie storiche della canzone popolare garganica, Angelo Frascaria vede accresciuta la collaborazione con l’interprete ed etnofotografa Libera Lamacchia, insieme ai progetti e ai propositi dell’associazione culturale Le Indie di Quaggiù, che presiede, salutando il pubblico di appassionati per darsi appuntamento ai mesi estivi con nuovi spettacoli e rappresentazioni.
Segue video intervista musicale