Dal 1 al 30 giugno – Sinfonie rurali all’Art&Lab Lu Mbroia tra musica popolare, nuovi progetti, domeniche d’autore e lo “speciale europei”
Comunicato stampa
SINFONIE RURALI: ALL’ART&LAB LU MBROIA DI CORIGLIANO D’OTRANTO UN MESE DI GIUGNO RICCO DI APPUNTAMENTI TRA MUSICA POPOLARE, NUOVI PROGETTI, DOMENICHE D’AUTORE E LO “SPECIALE EUROPEI” DI CALCIO.
Dopo alcuni appuntamenti primaverili (Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio) e la festa per i primi dieci anni di attività, prosegue la programmazione dell’Art&Lab Lu Mbroia in Via Vicinale di Sternatia a Corigliano D’Otranto. Per tutto il mese di giugno, la rassegna estiva Sinfonie rurali ospiterà Sale, Enzo Marenaci, Miro Durante e Paola Petrosillo per Ebbene venga Giugno – Festival!, le desert songs di Almoraima,l’incontro tra la tradizione salentina e le armonie del rock americano di Carlo Canaglia De Pascalis e Giuseppe Nachira, la musica popolare di Edoardo Zimba,il nuovo progetto Amartìa di Ninfa Giannuzzi e Valerio Daniele, la Domenica d’autore conl’Ensemble Fondo Verri, Max Manfredi, il duo Cortese|Santoianni, unomaggio a Ivano Fossati e Mia Martini con Domy Siciliano, Massimo Donno e Luigi Botrugno e un concerto dedicato a Pino Daniele con Dalila Spagnolo. Sabato 15, giovedì 20 e lunedì 24 giugno Lu Mbroia ospiterà anche uno “Speciale Europei” per seguire insieme le partite dell’Italia contro Albania, Spagna e Croazia nella prima fase a gironi di Germania 2024, diciassettesima edizione del campionato europeo di calcio. Prima dei live, dalle 20:30 sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta, sorseggiando birre e il vino delle Cantine Duca Carlo Guarini di Scorrano. Info e prenotazioni lumbroia@massimodonno.it – 3381200398.
Sabato 1 e domenica 2 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) torna Ebbene venga Giugno – Festival! La prima serata si aprirà con “Sulu, con le mie storie” di Enzo Marenaci (chitarra e voce) che propone un alternarsi di storie di terra, di mare, di odori e sapori fra il dialetto salentino ed i dialetti di Fabrizio De André. A seguire “Give peace a chance – Canzoni contro la guerra” di Sale (Eugenio Saletti). Cosa resta del sogno pacifista degli anni ’60 e ’70 che unì le coscienza dei giovani di allora? Cosa può fare la musica per dare una speranza di pace e libertà? Eugenio Saletti, in arte Sale, prova a rispondere in musica a queste domande. Un percorso che parte da brani originali composti ispirandosi ai racconti di Pier Paolo Pasolini, Sami Modiano, Beppe Fenoglio e altri autori, uniti alla reinterpretazione di canzoni simbolo che vanno da Bob Dylan a Luigi Tenco, da Italo Calvino/Sergio Liberovici a Fabrizio De André e Francesco De Gregori, da John Lennon ai Pink Floyd riletti con uno stile e un suono personale. Il concerto attinge anche al repertorio dei primi due dischi di Sale – “L’innocenza dentro me” (finalista alle Targhe Tenco) e “Un eterno inutile presente” (vincitore di Lazio Sound) – e ha la capacità di trascinare e coinvolgere lo spettatore in un canto corale, che diventa un messaggio universale nel quale la musica assolve al suo antico ruolo: unire donne e uomini nella speranza di un mondo migliore. Sale (voce e chitarra) è affiancato da Umberto Scaramozza (chitarra e voce), Davide Nocera (basso) e Alessandro Stella (batteria e percussioni). Domenica,la seconda serata ospiterà l’insegnante e cantautrice brindisina Paola Petrosillo. Nelle sue canzoni si sente il mare: scenario quotidiano, paesaggio dell’anima e occasione per uno sguardo che va oltre il paese dove si vive. I testi delle canzoni, in italiano e in dialetto, non cercano rime fine a se stesse, non hanno accenti che non siano necessari, sono racconti vissuti e parole che cercano di scavare a fondo, tra la storia di ognuno e la grande storia collettiva, nel tempo che ci attraversa. Il canto è puro, a volte sommesso, a volte urlato contro il vento. Nel corso della serata si alterneranno canzoni del repertorio storico di Paola e pezzi inediti contenuti in un album di prossima uscita. Subito dopo torna a Lu Mbroia il cantautore salentino Miro Durante. Oltre ai brani del suo album “A te sarò per sempre” (Nauna Cantieri Musicali), suonerà e canterà alcuni inediti che faranno parte del suo prossimo lavoro discografico. Sonorità veraci come la terra che racconta, parole d’amore, di guerra, storie raccontate a mezza voce figlie del nostro tempo e dei tempi passati, Miro è un cantautore che accarezza la poesia e la porta nelle sue composizioni, sempre a cavallo tra folk d’autore, jazz e world music. Le sue canzoni arrivano a tutti, seppur in una lingua di pochi; Miro scrive e canta in dialetto salentino, lo maneggia con destrezza e ne ricerca suoni e assonanze; lo padroneggia con eleganza, trasmettendo il sapore del familiare e allo stesso tempo facendolo risuonare oltre i generi tradizionali ai quali è spesso associato.
Sabato 8 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) appuntamento con “Desert songs” di Almoraima, un “viaggio nel deserto” alla ricerca dell’essenza primordiale e selvaggia della musica. Il progetto nasce dalla collaborazione artistica tra Massimiliano Almoraima e alcuni musicisti provenienti da Italia, Spagna, Albania e Brasile che condividono una mescolanza di suoni e colori ricchi di suggestioni. Un mosaico sonoro seducente e passionale dal forte appeal flamenco, che canta e avvolge con intenso lirismo dal profumo latin e jazz, schiudendo le braccia a movenze tanghere di raffinata freschezza compositiva. Da ricamatori di melodie, gli Almoraima, sono del parere che fra jazz e musica arabo – andalusa ci sia una sorta di contiguità, un’eco dovuta alla pratica dell’improvvisazione. Questa riflessione è alla base di questo spettacolo nel quale Massimiliano Almoraima (oud), Saleem Anichini (viola e violino) e Giovanni Ceresoli (chitarra flamenco) e Matteo Resta (basso elettrico) interagiscono alla ricerca di una possibile e sognante risonanza fra linguaggi e storie diverse e distanti.
Domenica 9 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) per la Domenica d’autore, l’Ensemble Fondo Verri proporrà il concerto/recital “Fate solo quel che v’incanta”. Un viaggio di musica e poesia che spazia in molteplici generi miscelando suoni balcanici con il jazz e il blues, con richiami alla tradizione e alla world music, senza dimenticare le festose sonorità bandistiche che si alternano a composizioni interamente originali create sulle poesie di Antonio Verri. Lo scrittore e poeta salentino, scomparso prematuramente nel 1993 all’età di 43 anni, si è sempre confrontato con il Tempo, chiaro nel raccontare, nel descrivere e nel definire l’origine del suo sentire e del suo agire poetico e insieme capace di presagire e prefigurare il Futuro. Le parole e la lingua il luogo del suo continuo cercare, del suo con-fondere con il suono, il “senso”, ogni significato, ogni possibilità narrativa. Se le faceva suonare in testa le parole Verri prima di scriverle, ne saggiava la musicalità, se le ripeteva, le accordava con il respiro, con il battere del cuore e con il vento. Verri aveva un amore americano, John Cage, e molti amici musicisti con cui confrontarsi, stando in ascolto del silenzio. Il lavoro concerta testi tratti da “Il pane sotto la neve”, “Bucherer l’orologiaio”, “I trofei della città di Guisnes”, “Il Fabbricante d’Armonia”, “La cultura dei Tao”, “Il Naviglio Innocente”. Sul palco Bruno Galeone (fisarmonica), Emanuele Coluccia (pianoforte e sax), Vincenzo Grasso (clarinetto), Davide Chiarelli (percussioni), Redi Hasa (violoncello), Daria Falco (canto), Piero Rapanà, Simone Franco e Simone Giorgino (voci recitanti).
Sabato 15 giugno (ore 20:30 – ingresso con contributo associativo 3 euro) la prima delle tre serate “Speciale Europei“. Il piacere di guardare una partita in compagnia, con birre, panini e tanto altro, senza rinunciare alla musica. Dopo l’esordio dell’Italia agli Europei di calcio contro l’Albania, spazio infatti ad “Alchemica“, concerto nato dall’incontro di due musicisti estremamente lontani tra loro. Un esperimento nel quale le percussioni e i tamburi di Carlo Canaglia De Pascalis rispecchiano lo stile tradizionale salentino mentre la chitarra di Giuseppe Nachira segue i suoni e le armonie del rock americano. L’alchimia è un complesso di conoscenze che precede il metodo sperimentale, nel quale si sosteneva la trasmutabilità dei metalli in oro. La parola deriva dal greco “khymeia” che vuol dire “fondere”. Il nome “Alchemica” richiama dunque la fusione tra i due generi musicali che “fusi” insieme ne creano uno nuovo.
Domenica 16 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) un’altra Domenica d’Autore. La serata si aprirà con il duo formato dal salentino Cortese e dal milanese Santoianni. Un sodalizio artistico iniziato con la canzone “Bourbon”, scritta a quattro mani e contenuta nell’ep “Cuorialcolici” (Visory Indie – Dicembre 2022) di Cortese e che ora vede i due insieme sul palco a raccontare e condividere le loro storie in un live set acustico, un dialogo musicale emotivo e dinamico all’insegna della canzone d’autore, comune denominatore dei due artisti. A seguire il cantautore genovese Max Manfredi, collaboratore e diretto erede artistico di Fabrizio De André, presenterà alcune sue vecchie canzoni, brani del suo ultimo album “Il grido della fata” e celebri composizioni di altri artisti. Un concerto in solo di Manfredi è un viaggio poetico e musicale tematicamente sfrenato. che non ha bisogno di scaletta. È, come disse di lui Marco Ongaro, “una radio senza antenna che ricama la tua vita”. Max è autore e cantante: sette cd e cinque libri all’attivo, due targhe Tenco, i premi Lunezia, Musicultura, Civilia, Brassens e altri. Migliaia di serate in Italia e all’estero in varie formazioni in più di trent’anni di attività. Oggetto di tesi universitarie, è anche interprete di musica medievale.
Giovedì 20 giugno (ore 20:30 – ingresso libero) un’altra serata “Speciale Europei” con Spagna – Italia per vivere il piacere di guardare la partita in compagnia, con birre, panini e tanto altro.
Sabato 22 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) spazio al Trio Popolare di Edoardo Zimba, Marco Dell’Anna e Marco Giaffreda. Figlio del celebre cantante e musicista salentino Pino Zimba, Edoardo porta avanti la tradizione appresa dal padre. La serata propone un repertorio popolare tradizionale, senza rinunciare a rivisitazione in chiave moderna, grazie al contributo di due storici musicisti della scena salentina.
Domenica 23 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) per Domenica d’Autore la cantante Domy Siciliano, affiancata da Massimo Donno (chitarra, voce) e Luigi Botrugno (pianoforte e tastiere) proporrà “La costruzione di un amore“. Ricostruire la storia di un connubio, di un intreccio sentimentale e musicale, è certamente un lavoro delicato, sotto il profilo autoriale ed emotivo. Nel corso della serata si parlerà dei brani di Ivano Fossati e Mia Martini, dell’amore, umano ed artistico che li ha legati, del contesto in cui tutto ciò prendeva forma e fioriva. Un percorso intenso, ricco di suggestioni, racconti e canzoni.
Lunedì 24 giugno (ore 20:30 – ingresso libero) un’altra serata “Speciale Europei” con Croazia – Italia, ultimo match azzurro nel girone di Germania 2024, per guardare la partita in compagnia, con birre, panini e tanto altro, sperando nella qualificazione agli ottavi di finale.
Sabato 29 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) la cantante Ninfa Giannuzzi e il musicista Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), affiancati da Fabio Moschettini (chitarra classica) proporranno i brani del progetto Amartìa. Quello nato dall’incontro tra i due artisti è certamente uno dei progetti artistici più interessanti nati nella scena musicale salentina negli ultimi quindici anni, sia per la solida base culturale su cui poggia, sia per il loro approccio non convenzionale alla musica tradizionale legata alla Grecìa Salentina. Quando nel 2014 diedero alle stampe l’opera prima “Àspro”, nata in quella fucina creativa che è il collettivo desuonatori, apparve chiaro il loro desiderio di riappropriarsi della lingua grica per ricontestualizzarla attraverso la sperimentazione sonora contemporanea, ma soprattutto per la ricercatezza delle soluzioni timbriche e melodiche. A distanza di dieci anni, li ritroviamo con “Amartìa” (desuonatori), album che prosegue il percorso tracciato nel precedente, approdando a composizioni originali in grico e presentando arrangiamenti ancor più ricercati che spaziano dalla musica contemporanea al rock, dal noise al jazz per toccare eleganti e raffinate atmosfere acustiche.
Domenica 30 giugno (ore 21:30 – ingresso con contributo associativo 5 euro) l’ultima Domenica d’Autore del mese sarà dedicata alla musica di Pino Daniele. La cantautrice salentina Dalila Spagnolo, accompagnata dalla chitarra di Massimo Donno e dal sax di Emanuele Coluccia, condurrà un viaggio nel mondo musicale dell’artista scomparso nel 2015. Dai primi brani anni 70/80 alle ultime hit, passando per tutte le sue evoluzioni, il concerto esplora l’intera produzione del chitarrista e cantautore napoletano.
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