Domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio – vari appuntamenti in provincia di Lecce
Dario Muci per il Pranzo della Domenica a Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto
Il 30 aprile (contributo associativo 3 euro) riprende l’appuntamento con Il pranzo della domenica a Lu Mbroia. Dalle 12 sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta. Alle 14:30 il cantante, musicista e ricercatore salentino Dario Muci proporrà “Fattu veru. Storie di rivolte salentine“. Una presa di posizione forte e senza compromessi che unisce ricerca sul campo ed impegno sociale, dando vita ad un repertorio tradizionale ed originale, che apre uno “spaccato” sulla condizione dei contadini e operai, vittime oggi come ieri di grandi disparità sociali. Un repertorio rabbioso, a tratti ironico e dolce, che narra gli scenari sociali e politici in cui versa il nostro paese, in particolare il Sud, intrecciato a momenti storici significativi che hanno caratterizzato la vita di milioni di Italiani: la Resistenza, l’eccidio di Parabita, la tragedia di San Donaci e le occupazioni delle terre, l’Emigrazione, Il caporalato neritino, il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale. Lunedì 1 maggio, infine, torna a Lu Mbroia il concerto per celebrare la Festa dei lavoratori. Dalle 12 una giornata di riflessioni, convivio e musica con (dalle 15:30) il concerto della BandAdriatica e tanti ospiti. Trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste del mare orientale, l’ensemble guidato da Claudio Prima voga sulle onde agitate della musica salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali. Così le tradizioni pugliesi assumono una nuova risonanza e portano lontano gli echi frenetici della musica del Salento attraverso suoni di feste, di paese in paese, che arrivano dopo dieci anni di ricerca sulle matrici musicali comuni delle sponde del Mare Adriatico, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare Serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale. Dalle 12 (contributo associativo 3 euro) sarà possibile accedere all’uliveto sia portando il proprio picnic da casa sia prenotando un tavolo per degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta. Info e prenotazioni lumbroia@massimodonno.it – 3381200398.
Aspettando il vento con Luigi D’Elia a Lecce
Prosegue il programma di Unica – un nuovo contatto, prima stagione di teatro, musica, danza, mostre di Nasca il teatro a Lecce.Domenica 30 aprilealle 18 (ingresso con contributo associativo) in scena “Aspettando il vento” con Luigi d’Elia (dai 7 anni), l’avventura di crescita e mistero di tre ragazzini che si incontrano sperduti in un’immensa palude nella stagione del passaggio degli uccelli migratori. C’è Arturo, un bambino che nella vita sarà sempre un pinguino: non c’è niente da fare, non volerà mai. Il suo papà viaggia per lavoro e ora c’è una nuova casa, un nuovo paese. Il suo papà ha i capelli che cambiano con il vento: lisci a tramontana, ricci con lo scirocco. Nel nuovo paese c’è Caterina, una ragazzina che sa tutto degli uccelli migratori. Ed è troppo carina… anche se ha gli occhiali e l’apparecchio sopra e sotto. E poi c’è Andrea, un bambino con una passione così profonda da far presagire un destino più grande, misterioso e magico. Aspettando il vento è una storia originale scritta da Luigi D’Elia e Francesco Niccolini (che firma la regia con Fabrizio Pugliese) ambientata in un luogo che esiste davvero, la Riserva Naturale di Torre Guaceto in Puglia, e nata un giorno d’agosto del 2007 quando un incredibile incendio cancellò in una notte la palude degli uccelli migratori. Info e prenotazioni 08321563524 – 3474741759 – nasca@ippolitochiarello.it
Le Pitruse per La Scuola di Viva! e Stone Landscapes a Cursi
Domenica 30 aprile a Cursi prosegueLa scuola Viva! sul paesaggio, un laboratorio di riscoperta e radicamento nei luoghi, tra richiami ancestrali e nuovi linguaggi che rientra nell’articolato percorso di socialità e formazione di “Viva – Tante belle cose“. Alle 18 a Palazzo Maramonte in Piazza Pio XII in scena la performance a cura di Teatro Koreja che chiuderà “Stone Landscapes: New stories for Mediterranean Querries”, vincitore della seconda edizione di Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’attrice Alessandra De Luca, in collaborazione con i partecipanti al laboratorio teatrale La gioia ai giorni di Viva!, proporrà “Le Pitruse. Un percorso narrativo nelle pietre di Cursi”, una raccolta di storie sulla pietra narrate da chi, in un modo o nell’altro, in maniera diretta o indiretta, con questa materia nella sua vita è venuto a contatto. “È una creazione condivisa fatta da un gruppo di persone: Romeo, Gigi, Anna, Salvatore, Ada, Samuele, Roberto, Nicola, Adriano, Luigi, Gilda, Fernando partecipano al laboratorio di teatro del progetto Viva! e a loro, cittadini di Cursi e dei paesi che compongono il bacino estrattivo della pietra leccese, è stato chiesto di raccontare una storia, un aneddoto, un’avventura, un’esperienza che li legasse alla pietra o semplicemente di descriverne le sue caratteristiche e le modalità di lavorazione e trasporto”, sottolinea Alessandra De Luca. Ogni storia è stata scelta, scritta e narrata da ognuno dei partecipanti, utilizzando ciascuno il proprio linguaggio ed è divenuta materia teatrale. Le Pitruse è una raccolta di appunti di viaggio che non aspira alla compiutezza di una drammaturgia teatrale convenzionale, ma piuttosto a un’esposizione cruda e a una giustapposizione di momenti di un processo incompiuto ma vivo, come deve esserlo ogni processo autenticamente creativo. Un percorso che attraversa più ambiti connessi alla pietra leccese e ai suoi luoghi. Le pitruse è anche un luogo di campagne antiche di Cursi che di questa pietra si sostanzia e da questa prende il nome; è, infine, il tentativo di dare voce a questa pietra e alla sua gente. Il progetto Viva, pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) e aperto a tutte le generazioni, che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti, è promosso da Ecomuseo della Pietra Leccese, Coolclub, 34° Fuso, Gruppo Fratres di Cursi, Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce e sostenuto dal Bando Volontariato 2019 di Fondazione Con il Sud. Info vivailprogetto@gmail.com – 3278773894.
Omaggio a Nicola Arigliano al Conservatorio Tito Schipa di Lecce
Prosegue la rassegna “I concerti del Conservatorio” promossa dal Tito Schipa di Lecce. Domenica 30 aprilealle 20:30 (ingresso libero fino a esaurimento posti) nell’Auditorium del Conservatorio in via Vincenzo Ciardo a Lecce con “Io non discuto, scommetto” si celebra la Giornata Internazionale del Jazz (International Jazz Day), istituita dall’UNESCO nel 2011. Il concerto di docenti e studenti delle Scuole Jazz del Tito Schipa sarà dedicato all’istrionico, scanzonato e ironico crooner salentino Nicola Arigliano, voce e simbolo per molti anni del jazz italiano e volto televisivo amato dal pubblico. Con alcuni suoi celebri brani come “Un giorno ti dirò“, “Amorevole“, “I sing ammore“, “My wonderful bambina“, “I love You forestiera“, “Carina“, Arigliano ha contribuito alla diffusione del genere nel nostro Paese. Nato a Squinzano nel 1923, il cantante sul finire degli anni cinquanta raggiunge il successo televisivo partecipando a numerosi varietà televisivi. Nel corso della sua lunga carriera, inoltre, ha recitato nei film “La grande guerra” di Mario Monicelli e “Ultimo tango a Zagarol” di Nando Cicero, in vari sceneggiati e film tv e in alcuni famosi spot di Carosello. Nel 1996 vince la Targa Tenco con l’album “I sing ancora” e nel 2005 conquista il Premio della Critica al Festival di Sanremo con il brano Colpevole. Prima della sua scomparsa nel 2010 ha pubblicato “My wonderful Nicola” (2008) e “L’altro Arigliano”, riedizione di un album del 1980 (2009). Il viaggio nella musica di Nicola Arigliano sarà eseguito dai docenti Matteo Bortone, Giuseppe Emmanuele, Enzo Lanzo, Chiara Liuzzi, Andrea Molinari e Domenico Sanna e da studentesse e studenti Giulia Bruno, Davide Chiarelli, Gloria Colaci, Sofia Cocciolo, Giovanni Facecchia, Giovanni Gigante, Manuela Greco, Mattia Marchello, Fabrizio Morrone, Riccardo Notarpietro e Carlo Rotelli. Info 0832344267.
Visite gudiate a Rudiae
Domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio con doppio turno alle 11 e alle 17 proseguono le visite guidate nel Parco archeologico di Rudiae a Lecce. Quello di Rudiae, città fondata dai Messapi, nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.), è uno dei siti archeologici più importanti del Salento, fruibile grazie al partenariato pubblico-privato per la promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e A.R.Va srl – spin off dell’Università del Salento, anche sulla base di un preventivo accordo tra la Soprintendenza e il Comune di Lecce. Gli scavi archeologici, avviati sin dalla seconda metà dell’ottocento grazie al Duca Sigismondo Castromediano con la direzione di Luigi De Simone, hanno riportato alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento si conserva l’Anfiteatro romano, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.) e riportato alla luce recentemente. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama. Durante le visite sarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie proprio per la costruzione dell’Anfiteatro. Info e biglietti www.parcoarcheologicorudiae.it.
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