“Empowerment femminile e alfabetizzazione finanziaria. Percorsi a sostegno dell’autonomia economica delle donne”.
Comunicato Stampa
“Empowerment femminile e alfabetizzazione finanziaria. Percorsi a sostegno dell’autonomia economica delle donne”. Due incontri promossi dall’associazione Lavori in Corso e dal Consiglio regionale della Puglia, in collaborazione con Università di Foggia, Casa Circondariale di Foggia e Global Thinking Foundation.
Rivolti alle studentesse e alle donne detenute della casa Circondariale di Foggia.
Mercoledì 11 dicembre 2024 ore 10.00 Aula Magna “G. Cipriani” c/o Dipartimento di Studi Umanistici UniFg e alle 15.00 presso la Casa Circondariale di Foggia.
Comunicato Stampa
Foggia, 9 dicembre 2024 – Affermare la parità di genere come diritto fondamentale delle donne è l’obiettivo del progetto “Donne che possono. Percorsi a sostegno dell’autonomia economica femminile”, promosso dall’ente Lavori in Corso Aps e dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità – 2^ edizione”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia, la Casa Circondariale di Foggia e Global Thinking Foundation, che prevede due incontri in programma mercoledì 11 dicembre 2024.
Al mattino, a partire dalle ore 10.00, l’Aula magna “Giovanni Cipriani” del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali, Scienze della formazione (via Arpi, 176) ospiterà il seminario dal titolo “Empowerment femminile e alfabetizzazione finanziaria. Percorsi a sostegno dell’autonomia economica delle donne”, aperto al territorio e rivolto, in modo particolare, agli istituti secondari di II grado e alle studentesse dell’Università di Foggia.
Nel pomeriggio, invece, presso la Casa Circondariale di Foggia si terrà un workshop di educazione finanziaria rivolto alle donne detenute.
Interverranno ospiti di rilievo come: Claudia Segre (trader e manager in finanza, si occupa di Educazione Finanziaria dal 2003, fondatrice della Global Thinking Foundation in Italia e in Francia) che interverrà su “Autonomia femminile e libertà finanziaria: un impegno della Regione Puglia, un esempio per il Paese”; Federica Montesardi (consulente legale e responsabile coordinamento sportelli G.L.T. – Global Thinking Foundation) parlerà de “L’impegno di G.L.T. per la tutela legale contro la violenza economica”; Elena Zizioli (prof.ssa associata Dipartimento di Scienze della Formazione – Università degli Studi “Roma Tre”) terrà l’intervento “Per una visione ‘femminista’ dell’economia per ‘capacitare’ le donne. Riflessioni pedagogiche e lezioni dal margine”; Anna Granata (prof.ssa associata Dipartimento di Scienze umane per la formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano Bicocca) parlerà di “Ragazze col portafogli. Liberare noi stesse per liberare le nostre figlie”; Maria Rosaria Lombardi (prof.ssa associata Università di Foggia) presenterà il caso “Made in carcere: un modello di economia rigenerativa” e intervisterà Luciana Delle Donne, fondatrice del progetto “Made in carcere”.
Al seminario della mattina porteranno i saluti il Rettore dell’Università di Foggia Lorenzo Lo Muzio, la direttrice del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università di Foggia Barbara De Serio, la delegata alle politiche di
genere e alle pari opportunità del dipartimento di Studi Umanistici nonché referente della Rete NazionaleUN.I.RE. (UNiversità In Rete contro la violenza di genere) Isabella Loiodice, la responsabile scientifica del Progetto Prin PNRR (Phoenix. A new kind of rebirth for women and children living in conditions of marginalization) Anna Grazia Lopez, il delegato Formazione in ambito penitenziario Guido Colaiacovo e il vicedirettore della Casa Circondariale di Foggia Michele De Nichilo.
Il progetto è in linea con quanto previsto dall’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, ossia raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze, e prevede la pubblicazione di un prodotto editoriale sulla parità di genere rivolto a docenti, educatrici ed educatori dei contesti professionali, per guidarli e supportarli nella progettazione di interventi alfabetizzanti di educazione finanziaria come potente strumento, per le giovani donne e per le donne detenute, di emancipazione, empowerment e riscatto sociale.
«Questo Progetto nasce con la finalità di far acquisire alle donne una maggiore consapevolezza sul proprio ruolo. L’autonomia economica e la consapevolezza del proprio valore è uno dei principali strumenti per prevenire e combattere la violenza di genere. Crediamo che sia necessario avviare un processo di alfabetizzazione economico/finanziaria per promuovere una maggiore presenza femminile nel mondo del lavoro e per ridurre il gap di genere, ancora presente in maniera evidente in Italia, soprattutto al Sud», afferma l’Avvocata Antonietta Clemente, founder di Lavori in Corso. L’associazione dal 2006 “progetta vite libere” insieme a chi vive situazioni di disagio sociale e desidera un futuro diverso per sé e la propria famiglia. Ha creato, in provincia di Foggia, una rete strutturata di supporto ai bambini, alle bambine e alle famiglie colpite dalla detenzione, facendosi soggetto di coordinamento tra la Casa Circondariale, l’Ulepe e gli Ambiti territoriali della Provincia di Foggia; lavora, inoltre, in protocollo con l’Università degli Studi di Foggia, che ne monitora le attività e ne valida scientificamente i risultati; realizza attività di sensibilizzazione nelle scuole, formazione degli operatori e advocacy.
L’Università di Foggia è impegnata da anni in azioni volte alla promozione delle pari opportunità e alla prevenzione della discriminazione di genere, attraverso attività di sensibilizzazione e di formazione nelle scuole, ma anche di reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza. Nello specifico attraverso il progetto nazionale Prin Pnrr Phoenix. A new kind of “rebirth” for women and children living in conditions of marginalization, di cui l’Università di Foggia è capofila, dedicato alle donne in condizioni di marginalità estrema, come le donne detenute o vittime di violenza o di tratta, si sta cercando di mettere a punto degli interventi finalizzati alla costruzione di una rete interistituzionale formale e informale di sostegno alla vulnerabilità dovuta dall’appartenenza di genere.