Comunicati

Fp Cgil, “Addio Antonio Terlizzi, sei stato un esempio per tutti”

La Vecchia: “Ha lavorato per 45 anni al Comune di Lucera con una dedizione encomiabile”

“Da dirigenti e amministratori nemmeno una nota, un manifesto, niente. Insensibilità che addolora”

LUCERA – “Antonio Terlizzi non c’è più. Oggi, mercoledì 13 luglio, gli abbiamo dato l’ultimo saluto ai suoi funerali. Ha lavorato per 45 anni al Comune di Lucera come vice direttore dell’Ufficio di Ragioneria. Una persona profondamente onesta, attaccata al suo lavoro con una dedizione encomiabile, al servizio della buona amministrazione e della cittadinanza a prescindere dai colori politici che si sono succeduti alla guida di Palazzo Mozzagrugno. Il sindacato si unisce al dolore della moglie, dei figli, di tutte le persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Tonino Terlizzi avrebbe meritato che la sua vita, il suo esempio, la sua dedizione verso il Comune di Lucera fossero ricordati anche da dirigenti e amministratori di questa città, e invece nulla, nemmeno un manifesto, una comunicazione ufficiale, niente di niente. Ai funerali c’era un solo consigliere comunale. Tutta questa indifferenza e questo disinteresse fanno male e danno motivo di riflessioni amare”.

E’ Mario La Vecchia, segretario provinciale della FP Cgil Foggia, a ricordare Antonio Terlizzi e a esprimere, oltre al dolore per la morte di un uomo che ha dato tutta la sua vita all’impegno per il Comune di Lucera, l’amarezza per il comportamento dei dirigenti e dell’amministrazione comunale in questa circostanza.

“La mancanza di sensibilità verso la scomparsa di una persona come Antonio Terlizzi, purtroppo, fa pensare che si sia drammaticamente a corto di umanità, di empatia e di doverosa gratitudine verso chi, in tanti anni di onoratissima carriera, non si è mai sottratto al proprio dovere e alle proprie responsabilità, andando anche oltre quanto era dovuto per permettere al Comune di Lucera di continuare a funzionare anche nei momenti più difficili”, ha aggiunto La Vecchia.

“Una considerazione amara, nella quale tengo a precisare che nulla c’entra la famiglia di Antonio, che dovrebbe farci riflettere tutti”, ha concluso il segretario della Fp Cgil Foggia.


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