Giada Prandi è Anna Cappelli per la rassegna teatrale Kairòs a Ruffano_domenica 17 marzo
COMUNICATO STAMPA
Rassegna teatrale OdV KAIRÒS
“La vita racconta” Anna Cappelli Con Giada Prandi Di Annibale Ruccello
Regia Renato Chiocca Musiche originali Stefano Switala
Scene Massimo Palumbo
Luci Gianluca Cappelletti
Costumi Anna Coluccia
Domenica 17 marzo ore 20.00 Ruffano, Sala Teatro San Francesco via Napoli 15
Costo biglietto: 10 euro
Info e prenotazioni 328.2233833 // 347.2485922 //luigicossa@libero.it
Giada Prandi, pluripremiata attrice teatralee volto amato della tv è la straordinaria interprete di Anna Cappelli in scena a Ruffano per la rassegna teatrale Kairòs domenica 17 marzo alle 20.00 Tratto uno dei capolavori di Annibale Ruccello, Giada Prandiesalta con la sua interpretazione tutto l’animo della sua Anna Cappelli e porta in scena i dubbi, le ansie e le paure del matrimonio.
Anna è una giovane donna che negli anni ’60 si trasferisce da Orvieto a Latina dopo aver ottenuto un posto di lavoro come impiegata comunale. Lontana da casa e dalla sua famiglia (alla quale sembra essere ancora molto legata), la sua vita procede monotona nella noiosa quotidianità della vita di provincia fra la polvere e le scartoffie degli uffici del comune e la convivenza con l’asfissiante Signora Rosa Tavernini e i suoi «puzzolentissimi gatti». La svolta sembra finalmente arrivare grazie all’incontro con il ragioniere Tonino Scarpa, un abbiente scapolo che vive solo nella sua casa con 12 stanze e tanto di cameriera, il quale dopo pochi mesi le propone di andare a vivere con lui ma senza sposarsi. Anna accetta riluttante “l’inconsueta” proposta fra i pettegolezzi delle colleghe bigotte e il disappunto della signora Tavernini. La relazione fra i due non va come sperato e in un crescendo delirante e tragicomico Anna verrà trascinata dalle sue fragilità in una spirale di paura, paranoia e possessività che la porterà a commettere un gesto estremo e inaspettato ma che per lei rappresenta il più grande “atto d’amore” possibile. Anna è una donna in lotta con il suo passato e i suoi demoni. Una vittima del suo tempo e della condizione della donna negli anni ’60 di una società e di una morale che rifiuta ma che non ha la forza di combattere e da cui noi riesce ad emanciparsi.