Giovedì 15 agosto | MANU CHAO IN CONCERTO a Castrignano dei Greci (Le) – Unica tappa in Puglia – concerto gratuito
Comunicato Stampa
MANU CHAO AL KASCIGNANA FESTIVAL
IL 15 AGOSTO, UNICA TAPPA IN PUGLIA
IL FESTIVAL È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI CASTRIGNANO DEI GRECI IN COLLABORAZIONE CON ARCI LECCE SOLIDARIETÀ
INGRESSO GRATUITO
Concerto: 15 agosto – dalle ore 21.30 | | Apertura cancelli: ore 18
Giardini Unicef “Alan Kurdi” (Strada vicinale Pozzelle) – Castrignano dei Greci (Le)
Inizia il conto alla rovescia per il concerto di Manu Chao, super ospite della nuova edizione del Kascignana festival, evento organizzato dal Comune di Castrignano dei Greci in collaborazione con ARCI Lecce Cooperativa Sociale. A distanza di un anno dall’ultima esibizione, Manu Chao torna sui palchi italiani per una serie di concerti estivi percorrendo l’intero stivale da Udine a Bagheria. Nelle sette tappe previste quella del 15 agosto a Castrignano Dei Greci (LE) rappresenta l’unica tappa in Puglia che si avvale dell’organizzazione di Molly Arts Live, rinomata agenzia specializzata nell’organizzazione di grandi eventi musicali impegnata nelle tappe anche in Calabria e Sicilia.
Un concerto in acustico, un’ora di musica che vedrà Manu Chao esibirsi sul palco con la sua chitarra, accompagnato dall’argentino Lucky Salvadori alla chitarra e Miguel Rumbao al bongo. Nelle tappe in Puglia, Sicilia e Calabria ad affiancare Manu Chao anche i salentini Gabriele Blandini e Gianluca Ria. Non mancheranno i suoi cavalli di battaglia come la canzone Clandestino, che prende il nome dall’omonimo album da oltre 4 milioni di copie vendute, insieme Bongo Bong e altre canzoni dal successo mondiale. Nel frattempo il cantautore ha annunciato il nuovo album Viva tu, in uscita a settembre.
Manu Chao, all’anagrafe José-Manuel Thomas Artur Chao, nasce a Parigi nel 1961, da genitori spagnoli emigrati in Francia. Esordisce nel mondo della musica verso la metà degli anni Ottanta come leader degli Hot Pants, gruppo rock punk divenuto noto nel circuito della musica indipendente francese. Nel 1987 fonda il gruppo di ispirazione politica anarchica, i Mano Negra, che mescola nella sua musica vari generi dal punk al rock, passando per il rap, il reggae, il flamenco e la musica tradizionale araba. Con quattro album di studio all’attivo, il gruppo si scioglie nel 1994. Manu Chao continua la sua carriera fondando nel 1998 i Radio Bemba Sound System, gruppo musicale composto da un numero variabile di musicisti di ogni genere e nazionalità tra i quali il trombettista italiano Roy Paci. Gli album Clandestino (1998) e Próxima Estación: Esperanza (2001) hanno venduto milioni di copie nel mondo grazie al mix di ritmi messicani, brasiliani e afrocubani; tra i lavori più recenti vanno citati La radiolina (2007), Politik kills (2008), Viva La Colifata (2009) e il singolo Let me come the river flow (2012). Simbolo della battaglia no-global, nel 2011 M.C. ha tenuto concerti a Barcellona e a New York a sostegno dei movimenti “Indignados” e “Occupy Wall Street”. Nel 2017, dieci anni dopo l’ultima uscita discografica ufficiale, mentre la sua attività prosegue lungo un percorso differenziato rispetto a quello dell’industria musicale, l’artista ha pubblicato in free download sul suo sito tre nuovi brani, No solo en China hay futuro, Words of truth e Moonlight avenue.
Il Kascignana Festival è una delle azioni del macro progetto “Borgo del Contemporaneo”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, con un’apertura sul borgo per le arti contemporanee, sostenibile e inclusivo teso a valorizzare la tradizione grika come ponte di dialogo e confronto internazionale. Dopo il successo dello scorso anno con i Planet Funk e Meg, nell’edizione più partecipata di sempre,il concerto del 15 agosto del Kascignana mira ad essere il momento conclusivo di un percorso fatto di arte, incontri e musica; sarà proprio Manu Chao, con il suo ritmo travolgente, in un concerto acustico, a coronare la nuova edizione. Diritti, pace e fratellanza: i testi dell’artista contemplano la stessa direzione di un festival che da anni punta lo sguardo su temi che abbracciano l’accoglienza e la solidarietà. La stessa visione che, negli anni, i numerosi artisti che si sono susseguiti sul palco del Festival hanno racchiuso: da Lo Stato Sociale ai Modena City Ramblers, passando per Subsonica, Zen Circus e Marlene Kuntz.