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Gran finale con un evento dedicato a grandi e piccini, Il Festival dell’Alta Murgia chiude la seconda edizione con un family concert

Il Festival dell’Alta Murgia chiude la seconda edizione con un family concert Gran finale con un evento dedicato a grandi e piccini

In scena Orchestra Filarmonica Pugliese e l’attore Antonio Petrocelli con Pierino e il lupo di Prokofiev. In programma anche Tchaikovsky, Strauss, Rossini

Si conclude con un concerto dedicato a grandi e piccini la seconda edizione del Festival dellAlta Murgia. Domenica 5 marzo, a partire dalle 19.30, l’Orchestra Filarmonica Pugliese, alla bacchetta del direttore Giovanni Minafra, porterà in scena una delle favole sinfoniche più note: Pierino e il Lupo di Sergej Prokofiev.

Orchestra Filarmonica Pugliese

Insieme alla OFP, sul palco del teatro Mercadante di Altamura, un ospite d’eccezione: sarà l’attore Antonio Petrocelli, volto noto di serie tv come ‘Don Matteo’e ‘I Cesaroni’, a guidare gli spettatori nella narrazione di questa storia senza tempo.

Ma il programma della serata sarà ricchissimo e attingerà a melodie universalmente note come il Valzer da ‘La Bella Addormentata’ di Tchaikovsky, l’Ouverture da ‘Il barbiere di Siviglia’ di Rossini, la Polka francese di Strauss. La performance dell’orchestra prevede, poi, l’esecuzione della Marcia funebre per una marionetta di Gounod, meglio conosciuta per essere stata la sigla della serie ‘Alfred Hitchcock presenta’ e dell’ Immer Kleiner (o Always Smaller) di Schreiner, brano strumentale umoristico e teatrale in cui il primo clarinetto si cimenta con una serie di peripezie musicali ad ogni nuovo movimento, fino all’esilarante finale.

Il festival, organizzato dall’Istituzione Concertistica delle Murge in collaborazione con il Teatro Mercadante e con il patrocinio del comune di Altamura, ha portato in scena la grande musica internazionale, ospitando artisti e generi diversi, per un mese esatto di programmazione.

Il ‘family concert di domenica prossima, questo il titolo dell’ultimo dei quattro appuntamenti in cartellone, è stato pensato per avvicinare spettatori di tutte le età al teatro e all’ascolto: “Abbiamo voluto chiudere la rassegna con un evento inclusivo, uno spettacolo ‘universale’, per permettere unampia partecipazione di famiglie o, comunque, di spettatori di tutte le età. Ci sembrava decisamente un bel modo di salutare il pubblico che ci ha seguito numeroso in questa edizione”, il commento del direttore artistico Leonardo Colafelice.





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