La Napoli del riscatto e del sorriso al Festival del Teatro Popolare
Comunicato Stampa
Sul palco di Vico del Gargano la compagnia “Camomilla a colazione” di Visciano (Na)
Sabato 25 gennaio sipario aperto su “Venerdì 17, due preti di troppo”, tra ilarità e impegno
VICO DEL GARGANO (Fg) – Una grande storia di riscatto corale: è questo il messaggio di “Venerdì 17, due preti di troppo”, commedia di Antonio Grosso che la compagnia “Camomilla a colazione” di Visciano (Napoli) porterà in scena sabato 25 gennaio, nell’Auditorium Lanzetta di Vico del Gargano, con inizio alle 19.30 e sipario alle 20.15. Si tratta del terzo appuntamento del Festival del Teatro Popolare del Gargano, il secondo tra quelli valevoli per l’assegnazione del Premio giunto alla sua terza edizione.
Al centro di trama e intrecci che animeranno la storia sul palco, c’è la funzione della Chiesa nei quartieri a rischio, l’incidenza della criminalità e l’importanza tra la gente comune della fede e della speranza. Questi sono alcuni dei temi che tocca lo spettacolo “Venerdì 17, due Preti di troppo”, una commedia che regala momenti di estrema ilarità e altri di tensione e riflessione. Lo spettacolo narra l’esperienza di due sacerdoti e di una suora che affrontano la sfida di riavvicinare la gente del quartiere a una chiesa ormai dimenticata, forse anche da Dio, coinvolgendo la comunità del posto, per dimostrare che l’amore, il donarsi senza chiedere nulla in cambio, è l’unico modo di cambiare le cose e che la vita deve essere affrontata in modo positivo, senza mai perdersi d’animo.
La commedia di Antonio Grasso, impreziosita dalla regia di Felice D’Onofrio, ha ricevuto numerosi premi: migliore spettacolo al Città di Pontecagnano (Salerno), migliore spettacolo al Città di Gravina (Bari), Miglior lavoro teatrale al Città di Polla (Salerno), premio della stampa e della critica al Città di Napoli. I personaggi della commedia prenderanno vita grazie a Gianfranco Santorelli, Emanuela Carifi, Luigi Scafuro, Antonio La Manna, Felice D’Onofrio, Nicola Pandico, Ilaria D’Elia e Giusy La Manna. Le coreografie sono curate da Stefania Corbisiero; trucchi e costumi ad opera di Emanuela Carifi; assistente di regia Tonia Carrella, direttore di scena Carmine La Manna.