Notizie

Mandorlicultura di Puglia pronta al rilancio, i risultati del progetto AMI

Le sperimentazioni hanno dimostrato come aumentare, proteggere e diversificare la produzione

Con il 40% della produzione nazionale, la Puglia è regione leader in Italia nella mandorlicoltura

Comunicato Stampa

BARI – All’Università di Bari, nell’aula magna del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, giovedì 30 maggio 2024 sono stati presentati i risultati finali di AMì (Almond Management Innovation), progetto finanziato dai fondi del PSR Puglia 2014/2020 – Sottomisura 16.2. Oltre due anni di lavoro con la collaborazione di un ampio partenariato capace di coinvolgere tutta la Puglia: hanno lavorato fianco a fianco enti di ricerca – come il Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo MORO”, il Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea-AA), l’Istituto di Scienze delle produzioni alimentari del CNR (ISPA) – e poi aziende e Cooperative agricole come Tenute Guidotti, la Cooperativa “il Contado” e la Cooperativa “EqualTime”. Capofila del Gruppo Operativo è la CIA Agricoltori Italiani di Puglia, referente delle azioni di comunicazione e coordinatore di progetto.

IL 40% DELLA PRODUZIONE NAZIONALE. La Puglia detiene il primato italiano con il 40% della produzione nazionale di mandorle. L’obiettivo del progetto è quello di mettere insieme istituzioni scientifiche e imprenditori agricoli per il rilancio della filiera del mandorlo, con la trasformazione da cultura rustica a cultura da reddito. I risultati del progetto sono di grande rilievo. Il lavoro portato avanti grazie ad AMì ha avviato con successo una serie di azioni utili a ottimizzare la fase di produzione, con protocolli innovativi ed economicamente sostenibili. Importantissima in questo senso è la smart irrigation, che permette una sensibile riduzione dei consumi idrici senza ridurre la produzione. Fondamentale, inoltre, la gestione del suolo, anche con l’impiego del mallo di mardorlo come pacciamante e l’aumento della produzione dal 4 al 20%. Il progetto ha permesso di attuare una serie di sperimentazioni condotte sul campo dal Gruppo Operativo Amì, relative alla smart irrigation, alla valorizzazione del mallo come pacciamante naturale, al controllo delle avversità secondo un approccio bio-sostenibile, con l’obiettivo di promuovere la necessaria sinergia tra mondo produttivo e ricerca, così da innovare sempre di più il settore della mandorlicoltura.

GLI INTERVENTI. Per CIA Agricoltori Italiani di Puglia, è intervenuto il vicepresidente vicario regionale Giannicola D’Amico. A illustrare i risultati del progetto, sono intervenuti: Pasquale Losciale (Uniba), Liliana Gaeta (CREA-AA), Stefania Pollastro (Uniba), Antonia Tamborrino (Uniba), Enrico De Lillo (Uniba), Angelo Santino (ISPRA-CNR) e Carmine Summo (Uniba).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.