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MIRIAM HARTUNG E CYNTHIA MONTIER CONDIVISIONE PUBBLICA DELLE RICERCHE DELLE ARTISTE

Comunicato Stampa

KORA / Palazzo Baronale De Gualtieriis /Via Vittorio Emanuele 19

Borgo del Contemporaneo – Castrignano de’Greci (Le)

5 dicembre – dalle ore 18 alle 21

Domani 5 dicembre, negli spazi di Kora, le artiste Miriam Hartung e Cynthia Montier condivideranno pubblicamente le loro ricerche artistiche al termine del periodo di residenza svolto presso Kora – Centro del Contemporaneo nell’ambito del progetto Noveau Grand Tour 2024, ideato e promosso dall’Institut français Italia (IFI) – Ambasciata di Francia in Italia rivolto a giovani talenti europei sotto i trent’anni. Nouveau Grand Tour è un progetto di residenze artistiche rivolto a giovani talenti europei sotto i trent’anni e realizzato in tutta Italia, attraverso una rete di istituzioni partner.

Dalle ore 18 alle ore 21, le artiste parleranno dei rispettivi progetti e di come le ricerche sul territorio salentino abbiano contribuito al loro sviluppo. Durante la residenza, l’artista tessile Miriam Hartung ha condotto delle ricerche sulle dimensioni politiche e femministe dell’artigianato. Nel corso della storia, le donne hanno cercato sicurezza e potere in esso e nella comunità: un esempio significativo è la scuola di artigianato Le Costantine, fondata nel 1902, che ha fornito alle donne indipendenza finanziaria, uno spazio sicuro, affiancando potere terapeutico della tessitura ed espressione creativa. Oggi le pratiche artigianali continuano ad avere un valore che va oltre la tradizione; sono strumenti per emanciparsi, spazi per la comunità e mezzi per le donne di rivendicare le proprie voci e storie. Nell’open studio Miriam condividerà alcuni lavori realizzati nel corso delle scorse settimane e inviterà il pubblico a sperimentare in prima persona la creazione di trame su strutture improvvisate.

Miriam Hartung è una graphic designer e artista tessile con sede a Kiel, Germania. Nella sua pratica artistica esplora e interpreta le peculiarità delle tecniche di produzione tessile. Da un lato contestualizza tecniche contemporanee come il tufting in modo poetico, mentre dall’altro interpreta sperimentalmente tecniche tradizionali come la tessitura. In questo contesto, sia la manipolazione della superficie bidimensionale del tessuto che la modellazione del corpo tessile occupano il centro della scena, caricando la texture di emotività. Ispirata dal processo di produzione in sé, in un dialogo continuo con il materiale, Miriam crea oggetti che emergonoall’interno del materiale stesso. Il suo interesse attuale è sulla tessitura, che non può staccarsi dalla sua struttura digitale. Avviene sempre all’interno di una struttura di linee e colonne, modellando immagini e motivi. Gioca con queste condizioni ed esplora le loro possibilità.

Nell’ ambito del suo progetto “Per Grazia e Rivolta”, l’artista Cynthia Montier esplora le connessioni tra miracoli e giustizia, mistico e sacro, tecniche rituali e votive nelle pratiche antiche e contemporanee, nel contesto delle tradizioni popolari del sud Italia e della magia lucana. Esamina il potere sovversivo, apotropaico, taumaturgico o contro-politico di queste pratiche, insieme alle loro dimensioni emotive e collettive, in particolare nelle relazioni tra le classi dominanti e le comunità marginalizzate.

Cynthia si concentra sulla capacità di queste pratiche di alterare la realtà e cambiare il mondo, specialmente attraverso il ruolo delle donne come mediatrici dei desideri sociali. Nel Salento, Cynthia si immerge nelle tradizioni tessendo un legame con i racconti contemporanei legati alla ritualità.  Per questo motivo, l’artista chiama a collaborare la popolazione attraverso la condivisione di oggetti sacri, portafortuna, amuleti e le storie ad essi connesse. La condivisione dell’oggetto e della sua storia permetterà di creare un archivio che potrà supportare le ricerche di Cynthia sull’importanza e sulla sacralità degli oggetti che ogni persona sceglie di custodire e valorizzare. Invitata a scegliere un elemento portafortuna, la comunità diventa parte integrante del progetto di ricerca dell’artista che offre una nuova opportunità agli oggetti, quella “di raccontarsi” e divenire parte di una narrazione collettiva.

Durante l’open studio, l’artista concluderà la chiamata alla raccolta di oggetti iniziata nei giorni precedenti e mostrerà alcuni manufatti trovati, donati e altri prodotti da lei stessa durante la residenza. Alle ore 19.30, l’artista leggerà stralci di dialoghi per lei significativi intercorsi nell’arco della sua permanenza in Salento.

Cynthia Montier è un’artista-ricercatrice con sede a Strasburgo. Laureata presso l’Université de Strasbourg e l’Université du Québec à Chicoutimi (UQAC), è interessata ai legami tra credenze e giustizia popolare, rituale e lotta sociale. Il suo lavoro testimonia una relazione forte con lo spazio pubblico e un attaccamento alle nozioni di gruppi ed emozioni collettive, di legami e comunità. Molto influenzata dai racconti, dagli affetti, dagli usi e dagli oggetti che emergono dai suoi incontri, Cynthia sviluppa un approccio che si colloca all’incrocio tra l’antropologia sociale e le pratiche artistiche impegnate socialmente, intrecciando pratiche rituali, comunitarie e performative.

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