Olivicoltori di Puglia uniti da Bari al Salento contro la contraffazione
Insieme, nello stesso progetto, gli olivicoltori del Barese, del Foggiano e di tutta l’area salentina
Ciheam Bari, Università del Salento e CSQA hanno messo a punto un nuovo sistema di certificazione
Risonanza Magnetica e la Spettroscopia Near lnfraRed per prendere le impronte digitali all’olio
comunicato stampa, giovedì 9 febbraio 2023
MOLFETTA – Gli olivicoltori di Molfetta, Bitonto, dell’intera provincia di Bari, del Salento e di tutta la provincia di Foggia hanno deciso di fare squadra: i migliori oli extravergine d’oliva della Puglia, infatti, saranno certificati e promossi attraverso “CERTO”, un sistema di certificazione e di caratterizzazione geografica in grado di contrastare la contraffazione attraverso tecnologie che rilevano le “impronte digitali” di ogni differente tipologia di olio d’oliva. Per la messa a punto definitiva del nuovo sistema, collaborano operativamente l’Istituto Agronomico Mediterraneo Ciheam di Bari, l’Università del Salento e la CSQA Certificazioni di Bari. Partner di “Certo”, coinvolti direttamente in tutte le fasi del progetto finanziato dal PSR Puglia 2014-2020, sono gli olivicoltori O.P. Oliveti Terra di Bari, Apol Lecce, Apo Foggia, Società Cooperativa Produttori Olivi Bitonto e Oleificio Cooperativo Terra di Olivi, nella cui sede, a Molfetta, mercoledì 8 febbraio 2023 sono stati illustrati i primi risultati del piano che vede come partner importante anche Legacoop Puglia e, nel ruolo di capofila, la Cia
Agricoltori Italiani di Puglia. “Nonostante la UE abbia reso obbligatorio indicare in etichetta la provenienza delle olive, manca ancora una metodologia scientifica ufficialmente riconosciuta in grado di certificare l’origine geografica degli oli per contrastare la contraffazione”, ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. “Progetto Certo – ha aggiunto Sicolo – nasce proprio dall’esigenza, da parte dei produttori olivicoli pugliesi di sperimentare, insieme con il mondo scientifico, soluzioni innovative che diano un ‘valore certo’ all’origine del prodotto e alla sua qualità, passando da una tracciabilità essenzialmente documentale a una analitica”.
NUOVI METODI. Il progetto “Certo” applica nuovi metodi di analisi, in particolare la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e la Spettroscopia Near lnfraRed (NIR), che consentono di rilevare le impronte digitali di ogni tipologia di olio, eseguendone un’accurata caratterizzazione e garantendone l’autenticità su scala molecolare. Tali metodi, sono di supporto alle moderne metodiche analitiche per il controllo della qualità degli oli, e diventeranno dunque l’elemento di innovazione per le OP Olivicole pugliesi a garanzia di sicurezza, origine e tipicità della produzione regionale. Tutti i dati raccolti saranno implementati in un sistema informativo per frantoi e OP che andrà a identificare le caratteristiche tipiche dell’olio prodotto in una determinata zona geografica. Un supporto alle politiche commerciali per incrementare la competitività degli oli pugliesi. Inoltre, le informazioni saranno rese accessibili anche grazie a un’etichetta intelligente basata su QRcode/realtà aumentata per semplificare l’approccio con il consumatore.
I WORKSHOP. I primi risultati e la prossima applicazione di “CERTO” sono al centro dei diversi workshop che servono a informare non solo le aziende olivicole, ma anche dottori agronomi e dottori forestali di tutta la Puglia. Prima del workshop tenutosi a Molfetta, il nuovo sistema di certificazione e caratterizzazione geografica degli EVO di Puglia sono stati illustrati a Lecce e a Torremaggiore (Foggia). L’incontro conclusivo del progetto, invece, si terrà nelle prossime settimane a Bari.