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San Severo, distrutto un vigneto. Cia Capitanata: “Ora serve l’esercito”

comunicato stampa, martedì 24 agosto 2021

Nella notte tra sabato e domenica, divelti e tranciati i tiranti su 5 ettari di impianto Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio della criminalità ai danni delle imprese agricole

SAN SEVERO (FOGGIA) – Ennesimo atto intimidatorio nei confronti di un imprenditore agricolo. Si tratta dell’ennesimo episodio a distanza di appena un anno e del medesimo danneggiamento al vigneto di uva da vino. Nella notte tra sabato e domenica è stato preso di mira il terreno di circa cinque ettari ubicato in contrada Cotinone. Ignoti hanno divelto e tagliato tutti i tiranti provocando gravissimi danni tanto da rendere praticamente impossibile ripristinare l’impianto.

Gli agricoltori sono esasperati e invocano maggiori risorse per un migliore coordinamento delle forze dell’ordine al fine di garantire ed incrementare i controlli.

«C’è un’esasperazione crescente tutto l’anno e che aumenta nei periodi di raccolta delle produzioni. Avvertiamo un senso di impotenza che alimenta frustrazione e rabbia – ha sottolineato Michele Ferrandino, presidente provinciale di Cia Capitanata – La situazione è ormai esplosiva. La sensazione è che lo Stato, nelle zone rurali, abbia issato la bandiera bianca. Cia Capitanata ha già fatto rilevare, più volte, che la soluzione non possono essere le ronde notturne con cui gli agricoltori si stanno auto-organizzando, ma l’assenza di presidio e controllo del territorio di fatto sta lasciando alle aziende agricole ben poche alternative valide».

«Occorre migliore coordinamento tra tutte le forze di polizia preposte, anche quelle private. Occorrono più controlli e maggiori risorse strumentali d’indagine, di uomini e mezzi al servizio della magistratura e delle forze dell’ordine – fa notare Raffaele Carrabba, presidente regionale Cia Puglia – Nel passato abbiamo chiesto più volte l’istituzione di una polizia rurale regionale. Alla luce della recrudescenza dei fenomeni, torniamo a chiedere di utilizzare anche l’esercito per presidiare efficacemente il territorio. Chiediamo sia presa in considerazione anche la possibilità di un presidio non armato, ma ugualmente utile per il controllo delle zone rurali e l’immediata segnalazione».

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