Wanda Lombardi in OPERA OMNIA
II edizione
Recensione di Raffaele Piazza
Comunicato Stampa
Wanda Lombardi, scrittrice e poetessa, è nata e vive a Morcone (Benevento), pittoresca cittadella dell’Alto Sannio. Laureata in Pedagogia ha insegnato materie letterarie nelle scuole secondarie. Ha partecipato a concorsi letterari, nazionali e internazionali ottenendo numerosi riconoscimenti. Fa parte di Accademie e Associazioni Culturali. L’autrice in gioventù ha sofferto per malattie e incomprensioni, ma l’ha aiutata sempre la Fede in particolare la devozione a Padre Pio.
Come scrive Maria Rizzi nella sua prefazione approfondita e ricca di acribia «La presente Opera Omnia, arrivata alla seconda edizione (la prima è uscita nel 2018), è una scelta antologica molto vasta delle poesie di Wanda Lombardi, nella quale sono concentrati i suoi migliori motivi ispiratori». Data la vastità del volume, in questa sede preferisco soffermarmi sulle poesie di carattere religioso e su quelle dedicate ai giovani e ai loro problemi.
La poetica della Lombardi è pervasa da religiosità, misticismo e coscienza etica e si può considerare neolirica tout-court. L’autrice ha fiducia nei sentimenti autentici per Dio e per il prossimo, sentimenti che la portano a vincere il dolore e a varcare la soglia della speranza, speranza che si traduce nei suoi armonici, precisi e luminosi versi.
Ella si proietta in una felicità grandiosa e senza paura nella figura di Dio Creatore che, oltre a essere onnipotente e onnisciente, potrebbe essere inteso in senso immanente come amico per antonomasia dell’uomo roccia, rifugio, fortezza e giustiziere, protezione da ogni male per chi confida in Lui come si evince dalla lettura dei Salmi veterotestamentari.
Nella lirica Eterno leggiamo: «Ultimo rifugio sei Tu, Signore, / avvolgimi nella Tua luce / allevia il mio penoso andare. / La mia vita si vesta di Te…» a conferma della fortissima grande Fede della poetessa. Ci rendiamo conto della cifra distintiva del poiein di Wanda che si potrebbe definire realismo mistico e che è veramente unica e originalissima, per la sua chiarezza e le parole procedono per accumulo e per il lettore divengono come acqua sorgiva da bere per la loro luminosità, precisione e bellezza.
In Violenza giovanile leggiamo: «Nel labirinto dell’odio / inconsciamente ti aggiri, / giovane insicuro, / per superare la frustrazione, / la sofferenza, le difficoltà. / In cerca di affermazione, / violi la legge, il tuo istinto segui…». In questo testo ci si riferisce al disagio giovanile tipico della contemporaneità nella quale prevale la mentalità dell’avere su quella dell’essere, nel mondo alienato e non meritocratico ma consumistico e liquido in cui c’è stata una caduta di valori.
Il lavoro della Lombardi va controcorrente nella produzione poetica contemporanea, perché gli scrittori del nostro tempo si esprimono prevalentemente tramite sperimentazioni e neo-orfismi connotati da complessità e spesso oscurità nella forma e nei contenuti, mentre la poesia di Wanda Lombardi si distingue per limpidezza e chiarezza di linguaggio, per linearità dell’incanto, leggerezza e notevole icasticità.
In questa sede, nello spazio di una recensione, è impossibile soffermarsi su tutte le raccolte pubblicate nell’Opera Omnia, tutte dense e caratterizzate da un magistrale controllo formale. Globalmente si intende, leggendo questi testi, che la figura della scrittrice è conscia che attraverso la Fede, strettamente legata alla poesia, può elevarsi da creatura a persona.
La Lombardi, che nei suoi versi sintetizza un discorso esteticamente valido e carico di bellezza e fascino, nutrito, come si diceva, da misticismo e anche da un grande amore per la natura, getta l’ansia e l’angoscia proprio su Dio che diviene amore e conseguentemente gioia, proprio perché ha donato la vita e ha fatto Lui il primo passo verso l’uomo; invito che Wanda accetta con gioia nell’esaltare proprio il Signore stesso, il creato e la natura.
Raffaele Piazza